GLADIATOR, SEGNALI DI SPERANZA. Neroazzurri sconfitti ma propositivi, la reazione c’è dopo il black-out col Latina



Tedesco in azione contro l’Afragolese

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Anche se in lontananza, si vede la luce in fondo al tunnel. Nello scontro salvezza di ieri al “Vittorio Papa” di Cardito, il Gladiator è uscito ancora una volta sconfitto contro l’Afragolese ma, rispetto alle precedenti prestazioni, la squadra è tornata a creare trame di gioco e di rendersi pericolosa in attacco con una certa frequenza, come non accadeva da diverse domeniche. Se il risultato è il dato negativo ed è quello che conta maggiormente, la performance di quasi tutta la squadra è stata importante e non ha concretizzato punti solo perché l’esperto portiere locale Sorrentino ha effettuato almeno cinque parate notevoli, negando il goal ai tre d’attacco Tedesco, Del Sorbo e Di Paola. E quando il portiere è stato superato, si è aggiunta la traversa a frenare Coppola e Del Sorbo.

LIMITI SOTTO PORTA. Come è avvenuto nella prima parte di stagione con Clemente Santonastaso, fino al termine del 2020 e qualche volta nel 2021, i neroazzurri fanno tanto possesso palla e gestiscono le redini del gioco per buona parte della gara. Come con il precedente allenatore, però questa gara ha fatto intravedere ad Alessio Martino i limiti sotto porta dei neroazzurri che creano ma non segnano. La poca finalizzazione è costata cara a Santonastaso che avrebbe meritato di più in diverse partite, ora Martino non vuol fare la stessa fine e dovrà lavorare molto su quel killer instinct che non può appartenere solo ad Antonio Del Sorbo: basti pensare che Di Paola e Tedesco, come anche il ceduto Tripicchio, hanno totalizzato 0 reti nelle partite a disposizione.



IL CORAGGIO. Nella gara di ieri va dato atto all’allenatore ex Gelbison di avere coraggio. Dopo la figuraccia dello 0-6 in casa col Latina al debutto (schiaffi che lui stesso vuole togliersi di faccia), il nuovo trainer schiera in uno scontro salvezza importante un modulo, il 4-2-4, che è molto spregiudicato. Soprattutto nella prima frazione ha pagato dazio con le progressioni sulla sinistra di Faella, letteralmente una furia che è stato tra i migliori in campo, e lo ha tenuto a bada con più di qualche difficoltà con il rispolverato Andreozzi (quasi prima apparizione stagionale). Forse se avesse invertito prima i terzini, spostando Di Finizio (anche lui molto veloce) sulla destra, il Gladiator avrebbe corso meno rischi. Di fatti da quel lato è nato il primo colpo di scena che condiziona una partita intera, il rigore dopo appena sei minuti: il replay di quanto visto col Latina, un episodio che obbliga la squadra a rincorrere subito e non proteggere il risultato iniziale positivo.

DIFESA DA RIVEDERE. Da rimarcare in negativo la prestazione dell’ex di turno Oliva che è presente in entrambi i due goal, prima con il fallo ingenuo da rigore e poi con un tacco maldestro sulla trequarti. Il talento classe 2001 si risolleverà così come De Carlo che ieri non è entrato: purtroppo i due giovani commettono qualche leggerezza di troppo, forse anche per la giovane età, ma sono immischiati in una situazione che non permette di crescere con serenità. Per cui sono chiamati a dare quel qualcosa in più e non compiere sbagli che possono condizionare le partite: limitare gli errori può contribuire a fare passi importanti per la carriera ma per ora questo non si sta facendo notare. In questo frangente si sente l’assenza di Dembel Sall, che tutti si augurano possa tornare il prima possibile. Un dolore al ginocchio ha caratterizzato la sua stagione, ma se i tempi dovessero allungare per il recupero, un difensore esperto servirebbe al Gladiator, soprattutto nei tanti big match salvezza del girone di ritorno.

LA LUCE IN FONDO AL TUNNEL. La tanto attesa reazione dopo la debacle di domenica c’è stata ed, anche se non ha generato punti, finalmente si iniziano ad intravedere segnali di speranza per il team neroazzurro che è stato propositivo per tutto l’arco del match. E’ vero, sono scampoli di gioco e qualità, ma al momento è già un qualcosa rispetto a quanto intravisto nelle ultime gare. I tredici risultati senza vittoria sono una spada di Damocle ma la sensazione è che una sterzata positiva possa avvenire nel breve termine. Tutti si augurano sin da domenica, con la sfida con il Carbonia che deve dare avvio alla risalita in classifica. La luce in fondo al tunnel si inizia ad intravedere.


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