IL NUOVO INIZIO DELLA CASERTANA. Gol, applausi e tante certezze. Un mese per rinascere e costruire il futuro



L’esultanza dei rossoblù (Foto Giuseppe Scialla)

Tre indizi fanno una prova. Figuriamoci quattro. Abbiamo raccolto un po’ di numeri, messo insieme un po’ di statistiche per i più distratti. Per chi ha la memoria corta, per chi dice di capire di calcio e fare calcio a certi livelli. Questa Casertana da oltre un mese ha cambiato pelle. Ha cambiato mentalità e non solo per le quattro vittorie di fila.

EN PLEIN – E’ stato indubbiamente un gennaio d’oro con i successi su Catania, Paganese, Bisceglie e Juve Stabia. Dodici punti, due scontri diretti (esterni tra l’altro) vinti. Playoff a un passo e addio spettri di una bassa classifica che non appartiene al blasone della Casertana. La domanda che in molti (si) fanno è: ma cosa può essere mai cambiato in questo 2021? La risposta è semplice: la società sta sistemando un po’ di cose dietro le quinte.



DIFESA E ATTACCO – Gli arrivi di Del Grosso e Turchetta hanno dato stabilità al reparto difensivo. Basti pensare ai soli tre gol incassati mentre nelle precedenti 14 uscite 27. In pratica due a partite, una enormità per chi ambisce a salvarsi senza problemi. Guidi fino a inizio dicembre era stato messo al rogo, chiedevano la sua testa e invece ha dimostrato di avere buone idee, di saper valorizzare i giovani (guarda Santoro che ultimamente è sempre tra i migliori, ma molto bene anche Matese e un super Avella). Una media punti più alta rispetto a Ginestra 1,33 punti a partita rispetto ai 1,32 (ma con una partita e un punto in più). Attacco super con oltre due gol a incontro rispetto a uno delle precedenti 14 gare. Merito anche dell’arrivo di Turchetta che ha dato certezze a tutto il reparto (oltre che segnare due gol importanti e pesanti).

Aniello Martone (Foto Giuseppe Scialla)

IL RITORNO – Ruolo determinante lo sta avendo il ds Nello Martone e dal suo arrivo le cose sono semplicemente migliorate. Parlano i fatti, i risultati, una squadra che è tranquilla mentalmente e in campo si vede. Lo stesso tecnico ha l’opportunità di confrontarsi quotidianamente con il direttore che ultimamente ha allungato la serie positiva di derby. Nessuno perso, Cavese, Paganese e Juve Stabia altre ‘vittime’ messe in elenco proprio di recente. Non è Martone che va in campo dirà qualcuno. Vero, ma il suo ritorno è coinciso (guarda caso) con un filotto di vittorie che hanno portato la Casertana a un passo dalla zona playoff.

SALVEZZA E FUTURO – Certo l’obiettivo resta e resterà quello della salvezza. Ma ritrovarsi ad aprile nella parte sinistra della classifica…Ah dimenticavamo l’aspetto gestionale. In quasi due anni D’Agostino ha avuto una gestione di oltre un milione e mezzo di euro. Frutto di scelte poco oculate dei vecchi dirigenti. Una rosa lunga, calciatori fuori progetto tecnico messi a libro paga inutilmente. In poche settimane Martone è riuscito ad abbattere i costi andando a ingaggiare calciatori utili alla causa (vedi Longo, Rosso e nelle prossime ore anche Matos) facendo così rifiatare le casse societarie. Un manager che per fortuna è arrivato in tempo per risollevare la Casertana. Al resto ci stanno pensando Guidi, i calciatori e la totale fiducia del patron D’Agostino che per l’ennesima stagione farà continuare a giocare la Casertana tra i professionisti.


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