IL 2020 DEL CONSOLIDAMENTO DEL GLADIATOR. Risultati altalenanti ma la stabilità societaria è il punto di partenza per il 2021



L’esultanza del Gladiator per il successo sul Gravina

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Trovare un equilibrio quanto tutto attorno mette in evidenza uno stato di precarietà è molto complesso. Seppur sia stato un anno tremendamente difficile per l’irruzione a febbraio del Covid-19 nella quotidianità dell’intero pianeta, il Gladiator non è stato travolto dalle difficoltà che hanno accompagnato altre piazze blasonate. E se ciò è avvenuto, bisogna dare merito ai presidenti Aveta e De Felice, che hanno permesso di portare a termine la stagione 2019-2020 ed iniziare quella attuale, 2020-2021, nel segno del consolidamento. E non è un caso la pagina intera sul Corriere dello Sport che i calciatori hanno dedicato alla presidenza, che non è venuta meno agli impegni economici nonostante la pandemia: Di Pietro & soci hanno scelto un modo ‘effervescente’ per dimostrare il loro particolare ringraziamento ad un club che li ha sostenuti anche in un momento difficile.

IL CONSOLIDAMENTO. Dopo l’arrivo nell’estate del 2018 e la promozione nel 2019, il sodalizio di via Martiri del Dissenso è diventato un team stabile, che sta garantendo ai tifosi una tranquillità che non si vedeva dai tempi di Lazzaro Luce (nulla togliere alla famiglia Ongari che ha consentito di navigare in acque sicure per due anni, ma sono mancati dei tasselli utili a prolungare la loro esperienza nella città dell’Anfiteatro e puntare al salto di categoria). Non senza differenze di vedute per il modo in cui va interpretata un’attività calcistica, la proprietà attuale va avanti e di questi tempi, come insegnano le frizioni al Governo, è un dato da non sottovalutare. Il Gladiator è vivo e vegeto, di certo sta accumulando importante esperienza in Serie D e può aspirare ad un 2021 che dia maggiori soddisfazioni.



Di Pietro segna al Gravina

LA SEPARAZIONE CON BORRELLI. Se infatti dal punto di vista societario il consolidamento è il termine esatto dell’annus horribilis appena trascorso, dal punto di vista prettamente del campo la ‘fluttuazione’ dei risultati l’ha fatta da padrone. A gennaio scorso i neroazzurri erano reduci da un momento molto delicato. I pareggi con Team Altamura e la capolista Bitonto e soprattutto il blitz nel finale ad Andria sembravano aver calmato le acque, invece la sconfitta contro la Gelbison ed il pari contro l’Agropoli hanno spinto l’allenatore Pasquale Borrelli a dimettersi: su tutto ha pesato la striscia di sette partite interne senza vittoria al “Piccirillo” che avrebbe potuto dare tutt’altro risalto ad una stagione in cui, il 20 ottobre, i sammaritani conquistarono il secondo posto in classifica.

LO SPRINT SALVEZZA DI SANTONASTASO. Invece ad inizio febbraio si interruppe il rapporto con il Gladiator e, dopo vari sondaggi, l’allenatore della Juniores Nazionale e responsabile del settore giovanile (insieme a Gaetano Di Monaco) Clemente Santonastaso venne promosso come allenatore della prima squadra. Si è pensato inizialmente ad un traghettamento, poi grazie alle vittorie fondamentali con il Francavilla e con il Gravina (ritorno al successo casalingo dopo quattro mesi) il giovane ed ambizioso trainer di Maddaloni è stato confermato e, con i pareggi di Fasano e con il Taranto, ha condotto la squadra alla salvezza. Risultati determinanti perché, con l’avvento del Covid-19 e la cristallizzazione della classifica in seguito allo stop dei campionati, si è rischiato seriamente di scendere in Eccellenza, tra le ultime quattro del girone H. Ed invece così non è stato grazie allo sprint di febbraio che ha fatto chiudere la stagione del ritorno in Serie D al decimo posto a quota 33 punti.

Luca Ferraro del Gladiator esulta

TRA RISULTATI E SPERANZE. La permanenza della categoria raggiunta sul campo ha convinto la società a puntare su Santonastaso per la stagione attuale, con la conferma dello zoccolo duro e l’arrivo di atleti giovani ma dotati di buon curriculum, Fausto Coppola ed Andrea Tripicchio su tutti. Raggruppamento diverso, perché i neroazzurri sono stati inseriti nel girone G (lo stesso di diciotto anni fa nel 2001-2002) ma le difficoltà non stanno mancando. Al momento Del Sorbo & soci sono decimi a quota 10 punti ma, come nella scorsa stagione, hanno un rendimento altalenante. Due vittorie, quattro pareggi e tre sconfitte danno il senso della performance attuale, caratterizzata dal Covid-19 che ha fermato i neroazzurri per quaranta giorni. Ma del resto si sapeva che sarebbe stata una stagione ‘falsata’ dal virus per tutte le compagini. La sensazione è che la squadra necessiti di innesti in alcuni reparti, al fine di poter terminare in crescendo e “migliorare il decimo posto della scorsa stagione” come più volte ha ribadito Santonastaso. Ragion per cui, dalla partita interna della “Befana” contro il Lanusei, partirà il 2021: anno in cui consolidare ancor di più la struttura tecnico-societaria e poter ambire nei prossimi anni al professionismo. Il centenario del caro vecchio Gladiatore lo pretende.


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