REAL AVERSA, MOLFETTA CLUB TENACE. In difficoltà fuori casa, un prodotto scuola Torino uomo copertina



Vito Lapova, calciatore del Molfetta

AVERSA – Turno infrasettimanale di Serie D che vede affrontarsi, nel girone H, Real Aversa e Molfetta.
Squadra ospite che arriva al “Bisceglia” dopo aver collezionato 10 punti in 7 partite ed alla ricerca del 3° risultato utile consecutivo, dopo il pareggio con il Picerno e la vittoria con la Puteolana. Da sfatare il tabù trasferta, viste le 3 sconfitte su 3 collezionate finora in campionato. Una delle squadre più datate del calcio italiano, fondata nel lontano 1917, vede come massimo risultato un 4° posto in Serie C, maturato nella stagione sportiva 1951/52.

IL TECNICO DEI PUGLIESI. Tornando al presente, l’allenatore del Molfetta è Renato Bartoli, fino allo scorso anno impegnato a lottare sul campo da gioco proprio con la maglia dei biancorossi. Per lui appena 7 partite dunque, in cui ha alternato con frequenza quasi matematica vittorie e sconfitte, totalizzando come sovrascritto 10 punti, con una media di 1.43 punti a partita. Modulo preferito il 3-5-2, adottato fin qui in ogni match e che probabilmente vedremo utilizzato anche domani.



I CALCIATORI PIU’ IN FORMA. Impossibile non annoverare in difesa Giuseppe Pinto, che nonostante il ruolo proibitivo di difensore centrale, ha già messo a segno 2 reti in 7 apparizioni; in mediana Antonio Caprioli, con 1 goal ed 1 assist all’attivo; classe da vendere per Vito Lapova, il 25enne di Bari che si è dimostrato vero assist-man della squadra avendone realizzati già 3, oltre alla rete contro il Francavilla; in attacco Bartoli non può fare a meno di Marco Mingiano, prelevato dalla Sangiustese quest’estate, che ha già timbrato il cartellino 2 volte, e di Matteo Triggiani, 28enne con un passato nelle giovanili del Torino, e uno degli uomini copertina di questa prima parte di stagione dei pugliesi: 2 reti ed 1 assist all’attivo per lui.

 


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