CASERTANA-VITERBESE, ALLARME FOCOLAIO. Sale il rischio di un contagio a macchia di leopardo e mercoledì si rigioca



Casertana-Viterbese (foto Giuseppe Scialla)

CASERTA – “Errare humanum est, perseverare autem diabolicum“. Nei suoi Sermones, Sant’Agostino d’Ippona coniò una frase emblematica: “Sbagliare è umano, perseverare è diabolico”. Messaggio chiaro, anzi chiarissimo che qualcuno, ai piani alti, dovrebbe leggere e rileggere. Un errore può capitare, anche se non dovrebbe capitare vista la carica di rilievo che si riveste, ma ripetere l’errore no: qui non v’è dubbio o giustificazione che tenga. In questo caso, ancor di più rispetto a domenica, la salute delle persone è messa in pericolo ed il calcio, quello sport con il pallone e ventidue esseri umani su un rettangolo verde, viene dopo. Abbondantemente dopo.

Casertana-Viterbese ha messo a nudo le falle di un protocollo sanitario che mostra delle crepe. Quindi come qualsiasi costruttore edile rinforza i palazzi pericolanti con interventi mirati, così la Lega Pro e le altre Federazioni calcistiche devono aggiornare il protocollo che ieri e tutt’ora non ha tutelato la salute dei calciatori, mandati al martirio pur di dare un risultato ad una partita che era già falsata da diverse ore antecedenti.



Ma non è finita. La positività di due dei nove calciatori della Casertana scesi in campo con la Viterbese rischia di allargare la portata del focolaio. Un capitolo ancor più duro da digerire perché tre calciatori presentavano chiari ed evidenti stati febbrili prima della partita, tanto che l’Asl ha effettuato quei tamponi a pochi minuti dall’inizio del match che hanno dato esito positivo per due su tre atleti.

Il numero dei positivi è salito a 17 (16 calciatori + 1 membro del gruppo squadra) e c’è da dire che, in virtù dei contatti avuti domenica con i due positivi ‘scoperti’ solo ieri mattina, rischiano il contagio sia gli altri 7 calciatori della Casertana negativi che il gruppo squadra della Viterbese, staff e rosa che sono stati a contatto con loro in campo, senza parlare della famiglia e degli affini. Di sicuro oggi verrà fatta una nuova serie di tamponi che potrebbe già verificare l’esistenza di un avvenuto contagio. Ma non è detto che l’esito della positività scaturisca immediatamente, perché è bene ricordare che il virus ha tempi non calcolabili di incubazione.

A non venire in aiuto è il calendario che, in virtù del Natale, prevede domani, mercoledì 23 dicembre, il turno infrasettimanale. A rischio quindi non solo Juve Stabia-Casertana ma anche Viterbese-Virtus Francavilla, con il pericolo di un contagio a macchia di leopardo che può avere effetti catastrofici sulla Lega Pro. Quindi chi è in potere di farlo, si muova ed intervenga.

Anche perché si parte dal presupposto che i calciatori (sani, vivi e vegeti) sono asintomatici o presentano sintomi lievi. Ma se invece qualcuno di loro dovesse incorrere in problemi più seri, come l’intubazione in terapia intensiva o danni permanenti, chi ne risponderà di queste azioni? Sulla salute non si scherza.


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