SHOCK A FOGGIA. Incendiata la porta di casa dell’ex capitano rossonero



Federico Gentile del Foggia

FOGGIA – Ieri mattina la città di Foggia e l’Italia intera si sono risvegliate con una notizia a dir poco sconcertante e clamorosa: è stata incendiata la porta di casa all’ex capitano Federico Gentile. Una notizia che ha destabilizzato, e non poco, l’ambiente rossonero ed è avvenuta in una situazione particolarmente delicata come quella che stiamo attraversando per l’emergenza del Covid-19. Il centrocampista romano, che era a casa con la propria famiglia, ha visto del fumo provenire dalla porta d’ingresso ed ha cercato di mettere al riparo i propri familiari. La motivazione principale è che Gentile è un calciatore vicino alla società del presidente Felleca e del direttore sportivo Corda in contrasto con la piazza rossonera.

La situazione. Nella scorsa annata l’imprenditore Felleca ha rilevato il titolo del Foggia in Serie D (squadra promossa in C dopo la combine Picerno-Bitonto)  portando con sé il direttore sportivo Corda e proprio Federico Gentile, diciamo un uomo in campo dell’attuale dirigenza. La situazione è degenerata quando Felleca, in contrasto con la socia Pintus, ha provato a cedere la società al finanziere Raffaello Follieri, una cessione che non ha trovato il gradimento della piazza. Da quel momento la frattura è quasi insanabile con la forte contestazione ricevuta anche sul campo con la scritta “Via M****e” disegnata sul prato dello “Zaccheria” prima della sentita sfida contro il Bari. Ed ora i tifosi hanno manifestato con fin troppa violenza la volontà di rinnegare l’attuale società, un gesto scriteriato che ha messo in pericolo Gentile e la sua famiglia.



Solidarietà. Sono arrivati messaggi di solidarietà dal mondo del calcio e delle istituzioni che condannano fortemente questo gesto estremo che può far solo del male alla piazza foggiana. In giornata sono arrivate le dichiarazioni di uno sbigottito presidente Felleca: “Mi chiedo come si possa andare avanti così, mi hanno chiamato Ghirelli  il presidente della Federcalcio Gravina, sono tutti disgustati e sgomenti per l’accaduto. Non possiamo andare in giro con la scorta, hanno tolto la serenità a un giocatore serio e perbene come Gentile di svolgere il suo ruolo da professionista. Non so davvero adesso cosa potrà succedere, noi andremo avanti ma così non si fa il bene del calcio a Foggia”.

 


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