CONTINUITÀ. Danucci: “L’Aversa ha approcciato meglio. Nardó in ripresa dopo un inizio negativo. Da allenatore…



AVERSA – Torna a casa incolume il Nardò, che al “Bisceglia” si regala un pareggio preziosissimo ed ottenendo 7 punti in 3 partite dopo i successi con Puteolana e Casarano. Match equilibrato e pareggio tutto sommato giusto, con qualche rimpianto nel finale per i neretini che non approfittano della superiorità numerica.

L’ANALISI. Giusto il pareggio a detta del giovanissimo tecnico classe ’83, alla prima stagione da allenatore dopo un passato da calciatore che lo ha portato ad appendere gli scarpini al chiodo proprio con la maglia del club salentino: “L’Aversa ha avuto un grande impatto iniziale, costringendo il nostro portiere ad effettuare grandi parate, dopodiché non è riuscita ad impensierirlo ulteriormente. Quando vieni a giocare ad Aversa contro una squadra blasonata e storica è sempre difficile vincere”. Quando gli si chiede il perché della pessima partenza del Nardò, rialzatosi alla grande con 7 punti nelle ultime 3 gare risponde: “moltissimi infortuni ai veterani del club hanno condizionato i risultati delle prime gare, ed il mese di sosta ha permesso ai miei uomini di riprendersi fisicamente, in Serie D necessiti di calciatori esperti perché i giovani subiscono troppo la pressione della gara e sono più propensi a sbagliare”. E riguardo alla sua neo-esperienza da allenatore afferma: “Sono molto felice di ricoprire questo ruolo, e le novità non mancano: da calciatore sei concentrato al 100% su te stesso, sei completamente individualista, quando invece vesti i panni dell’allenatore devi confrontarti con squadra, staff e tifosi ed è tutto più complicato visto che aumenta il carico di responsabilità. Ad ogni modo sono soddisfatto di intraprendere questo nuovo percorso, l’ho fatto per una scelta personale e non dettata dalla mia inadeguatezza fisica in campo, visto chi c’è in giro potevo tranquillamente calcare i campi per qualche anno in più” (n.d.r. ride).




error: Content is protected !!
P