Casal di Principe 81033, il capitano Cerullo: “Difficile la ripartenza nel 2020”



Francesco Cerullo

A rappresentare il pensiero del gruppo squadra del Casal di Principe 81033 sull’attuale situazione in cui versa il calcio dilettantistico, causa Covid-19, il capitano biancoazzurro Francesco Cerullo.

Lo sport sta attraversando un’altra fase critica, che idea ti sei fatto di questo particolare momento?
Purtroppo per la seconda volta quest’anno ci ritroviamo ad affrontare questa brutta situazione. Era molto prevedibile una seconda sosta nello sport visto l’aumento esponenziale del numero di contagi nazionali e credo sia stato forse la cosa più giusta da fare. Noi calciatori, come qualsiasi altro sportivo e come tutti i cittadini, ci aspettavamo magari una qualche manovra di potenziamento dei reparti ospedalieri vista la prevedibilità di una seconda ondata del virus. Spero con tutto il cuore in una ripresa sia sociale che sportiva.
Come state affrontando voi giocatori questa situazione e come vi state allenando?
Inutile dire che siamo molto amareggiati, riassaporare il campo e poi doversene separare di nuovo non ci ha fatto sicuramente bene. Chi può si sta allenando da solo visto che non tutti hanno parchi vicino casa per farsi un po’ di corsetta. Tutto ciò dispiace perché le società dilettantistiche fanno sacrifici enormi per portare avanti una squadra di calcio e mai come quest’anno si sono fatte in quattro per poter riiniziare un novo campionato. Per non parlare dei calciatori che vivono di calcio, i quali hanno delle da mantenere e purtroppo si sono ritrovati senza un entrata o un rimborso. Fortunatamente lo stato ha attivato il bonus sport e salute per cercare di tamponare mese per mese le nostre difficoltà nella speranza che quanto prima finisca quest’incubo.
Credi che la ripartenza nell’anno 2020 sia un’ipotesi concreta?
Non credo si ripartirà in questo 2020, se non arriva il vaccino forse quest’anno calcistico si chiuderà così. Il 24 novembre è stata una data indicativa a cui si è pensato, ma è inevitabile una proroga visto come stanno le cose. Un’eventuale ripresa è auspicabile solo nel 2021.
II nuovo anno potrebbe aprirsi con il ritorno a casa, quanto potrebbe fare bene questa cosa alla squadra?
La cosa che noi del Casale stiamo aspettando di più è il ritorno a casa nostra. Lo stadio “Scalzone” è quasi pronto, in fondo al tunnel vediamo già la luce. La società ha provveduto a farci allenare su altri campi per far fronte al problema, ma il poter riassaporare il nostro terreno di gioco sono sicuro ci darà sensazione e stimoli diversi. Logisticamente sono stati fatti grandi sacrifici in questi mesi e tutti hanno contribuito affinché alla squadra non mancasse mai nulla.



error: Content is protected !!
P