L’ADDIO DI GINESTRA ALLA CASERTANA – “Dopo Monopoli la dirigenza è sparita, non li sento da 4 mesi! Senza pandemia chissà…”



Mister Ginestra (Foto Giuseppe Scialla)

In una intervista rilasciata al collega Nico Marotta del Mattino, l’ex allenatore della Casertana Ciro Ginestra ha svelato qualche retroscena sul suo divorzio esprimendo anche qualche rammarico per come è finita la stagione. «Ringrazio la società per l’opportunità di crescita che mi ha dato. Poi la città di Caserta, che mi ha accolto. E ringrazio i tifosi, che ci sono stati sempre vicino, anche nei momenti complicati. E grazie ai giocatori per i mesi di grande sacrificio, per avermi seguito anche quando magari sono stato noioso con loro, e al mio staff, dal mio secondo Gennaro Di Maio fino ai magazzinieri ai medici e al tecnico della Berretti Gigi Pezzella. Tutti insieme dal primo all’ultimo abbiamo lavorato all’unisono e collaborato. Infine, ringrazio anche la stampa per il rapporto leale che ho costruito con tutti e per aver sopportato qualche sfogo che forse non avrei dovuto fare. Anche questo mi ha aiutato a crescere».

RIMPIANTI – Non c’è dubbio – ha continuato Ginestra – mi avrebbe fatto piacere portare a termine il percorso triennale che avevamo immaginato insieme al club ad inizio stagione. Sul campo abbiamo raggiunto gli obiettivi prefissati e al netto di qualche errore di inesperienza, anche mio per carità, avremmo meritato una classifica migliore. Fino a dicembre abbiamo espresso un ottimo calcio – continua l’allenatore – poi gli infortuni di Castaldo, Rainone e D’Angelo, unitamente alle complicate condizioni dei campi, che ci hanno impedito di giocare il nostro calcio e siamo andati un po’ in difficoltà. È un calo che ci poteva stare e nonostante il momento, con un pizzico di fortuna in più, avremmo potuto conquistare qualche vittoria ad esempio, tanto per dirne una, contro il Francavilla. Poi i successi con Cavese e Monopoli ci hanno dato la salvezza e chi sa, se non fosse arrivata l’epidemia, come sarebbe andata a finire».



Mister Ginestra (Foto Giuseppe Scialla)

A MARZO – Durante il momento difficile non ho mai avuto pressioni dalla società. Però siamo riusciti ad uscirne solo facendo quadrato tra staff e squadra. Dopo la partita di Monopoli – ha spiegato Ginestra – non ho praticamente più sentito nessuno della dirigenza. Abbiamo continuato a lavorare da remoto in attesa che riprendesse il campionato. Però, il silenzio della società mi ha fatto intendere che qualcosa rispetto al passato era cambiato. Ho capito che non si poteva andare oltre, che la storia con la Casertana era finita e quindi è stato meglio chiuderla. Non ho parlato con la società e mi dispiace perché una chiacchierata con loro l’avrei fatta volentieri per confrontarmi sugli aspetti tecnici della stagione. Così non è stato, pazienza, ma non porto rancore. Si è chiuso un capitolo e se ne aprirà un altro. Ora sono alla ricerca di una nuova avventura – conclude Ginestra – in una società in cui poter lavorare secondo le mie idee».


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