REGA-PEPE, QUESTO MATRIMONIO S’HA DA FARE? Due comunità col fiato sospeso per il progetto d’esordio in Serie D



Luigi Rega e Marcellino Pepe

VAIRANO PATENORA/PIEDIMONTE MATESE – I giorni precedenti ad un matrimonio sono sempre intrisi di dissidi, anche per le motivazioni più banali. La tensione del momento spinge a fare delle delle azioni piene di adrenalina ed entusiasmo, motivate dal grande atto che si sta per compiere. Avviene tra due congiunti, termine riscoperto in pieno periodo di pandemia, quindi come non dovrebbe accadere in questa circostanza, cioè a proposito del connubio tra due realtà casertane che fino a marzo si sono date battaglia per la conquista del primo posto del girone A di Eccellenza Molisana. Da rivali ad unite, Comprensorio Vairano e Tre Pini Piedimonte Matese stanno per compiere il grande passo sull’altare calcistico, unendo due piazze che potrebbero salire insieme, per la prima volta, in Serie D.

LA TRATTATIVA. E forse è proprio questo, il debutto nella categoria Interregionale, ad aver scombussolato la negoziazione che, sotto banco, sta durando da diversi giorni tra Luigi Rega e Marcellino Pepe. Punti di partenza il titolo, la Serie D acquisita sul campo dal Comprensorio Vairanese, e lo stadio, il “Pasqualino Ferrante” di Piedimonte Matese: dopo di ciò si parla di tutto il resto, con disponibilità economiche etc. La scorsa settimana l’accordo di massima era stato raggiunto, con tanto di foto scattata durante una riunione, poi da quel momento la trattativa ha subito un rallentamento invece di un’accelerazione. Martedì 2 giugno, nell’anniversario della Festa della Repubblica, sarebbe dovuta avvenire la firma sull’unione e conseguente fusione tra le due realtà, ma impegni lavorativi di Luigi Rega hanno fissato la nuova data a sabato 6 giugno, cioè domani.



POST A DISTANZA. Ma sin dal rinvio della data iniziale, è avvenuta una serie di eventi che sta minando la tranquillità di Vairano Patenora e Piedimonte Matese. Da alcuni giorni i due presidenti stanno manifestando i propri sentimenti, in maniera sibillina, con post su facebook a distanza. Se Rega prima apre (“La calma è la virtù dei forti. Roma non è stata costruita in un giorno”) e poi frena gli animi (“fino a prova contraria sono l’Unico Presidente di una squadra in Serie D”), dall’altra parte Pepe rimanda al mittente le polemiche per un intervento su una testata giornalistica che a suo dire è stato male interpretato.

COL FIATO SOSPESO. Sta di fatto che domani dovrebbe essere il “giorno dei giorni”, la data per mettere tutto nero su bianco e poi passare agli adempimenti burocratici, con la scadenza del 25 giugno stabilita dalla LND, salvo posticipazioni causa covid-19, per effettuare cambi di sede sociale, denominazione sociale e fusioni. Fino all’atto conclusivo, le voci sul ruolo di allenatore (gli ex Serie A Alberto Urban e Alfonso Camorani hanno allenato le squadre quest’anno ma ci sono anche altri nomi in circolazione), dirigenti e calciatori, vengono in secondo piano. C’è innanzitutto la prerogativa di far trovare la giusta armonia tra i due presidenti che, essendo due profili differenti, dovranno conoscersi meglio in questa prima fase pur di non buttare tutto all’aria. Ma questo i tifosi delle due città non lo vogliano, desiderose di calcare palcoscenici mai visti prima.

Fino a domani, se la riunione dovesse essere confermata, o fino ad altro giorno due comunità restano col fiato sospeso, in attesa di compiere il grande passo verso l’esordio assoluto in Serie D. Con un nome che potrebbe essere Comprensorio Matesino, così da unire i due sposi. O per meglio dire, i due congiunti.


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