CUORE D’ORO. Griffo e l’aiuto per la mensa dei poveri: “Tante persone in difficoltà, resto a dormire nella struttura in cui lavoro per assistere tutti”



AVERSA – Nel periodo storico che l’Italia sta vivendo a causa dell’emergenza da COVID-19, ognuno nel suo piccolo cerca di dare un contribuito. E’ il caso di Davide Griffo, difensore del Real Agro Aversa, che in questi giorni sta facendo del suo lavoro un apporto per tutte le famiglie o singoli individui che in un momento così drammatico sentono ancor più la necessità di un sostegno morale e vitale.

E’ in momenti come questi che bisogna dare sostegno alle persone più bisognose. In cosa consiste il tuo supporto?



“Lavoro in una struttura che quotidianamente offre posti letto a persone senza dimore o momentaneamente in difficoltà. All’interno c’è una mensa destinata ad oltre 100 persone per la cena, mette a disposizione il servizio docce, un ambulatorio, un dopo scuola e molte altre cose”.

Cosa si prova ad entrare in contatto o a sentirsi un punto cardine per il prossimo?

“Onestamente in questo periodo di emergenza ho preferito trasferirmi qui per tutelare tutti. E’ innegabile dire che le difficoltà si sono allargate. Famiglie che prima non si erano mai affacciate alla nostra porta oggi le vediamo in cerca d’aiuto, portandoci una piccola busta da poter riempire di alimenti. Anche questo mi ha convinto a restare a dormire tutti i giorni qui”.

Di quanto è aumentato il lavoro in questo periodo di emergenza?

“È raddoppiato, anche se abbiamo ristretto le attività per tutelare le persone. Ora non è più un dormitorio ma una struttura residenziale”.

E’ difficile oggi stare lontano dalla tua famiglia?

“Molto. Stando qui è dura, anche perché in questo periodo in tanti stanno godendosi maggiormente la famiglia. E’ questo il periodo giusto per ricongiungersi e riscoprire i vecchi valori”.

Quanto ti manca indossare la maglia granata e quando pensi di poterla vestire nuovamente?

“Giocando nei in campionati dilettantistici, il calcio per me è stato sempre uno sfogo e quindi ad oggi mi manca la mia valvola dopo una giornata di lavoro. Mi mancano gli allenamenti, la squadra, le battute, l’equipe, non vorrei azzardare ma in questo momento è come si avessi perso un pezzo della mia vita. Ovviamente le video-chiamate e i messaggi con l’entourage non mancano. Spero quanto prima di poter riabbracciare tutti”.

Qual è la miglior soluzione che si dovrebbe attuare in merito al campionato? Annullamento, sospensione o cristallizzazione?

“Ho letto in questi giorni le parole rilasciate da Sibilia in un’intervista in cui affermava la possibilità di giocare tre partite a settimane, ed io credo che potrebbe essere questa un’alternativa. Non sarebbe giusto vanificare il sacrificio di ogni squadra, a maggior ragione del Real Agro Aversa che ha lottato e speso tanto in tutte le partite disputate fino ad ora e ancora di più ha meritato a pieno il primo posto in classifica”.  

 Riesci a trovare un po’ di tempo da dedicare a te stesso e poterti allenare?

“Certo. Fortunatamente qui la struttura è molto ampia quindi mi consente di allenare durante la giornata”.

Quali secondo te sono i possibili scenari e le date in cui si potrà riprendere a giocare?

“Nonostante sia di natura molto pessimista, spero e credo che a fine aprile si possa ricominciare”.

Un messaggio ai tifosi:

“Vorrei dire a tutti di restare a casa e uniti per il bene della comunità, cercando di rispettare le indicazione del governo. In questi giorni mi è capitato di passare fuori il campo di Lusciano e vederlo vuoto, deserto mi ha scaturito uno strano effetto. Non vedo l’ora di rivederlo pieno e abbracciare nuovamente tutti”.

 


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