Casertana-Campilongo, storie di ex e grandi amori



Campilongo ai tempi di Brindisi, Frosinone, Marcianise e Ischia

Rivali si ma nemici mai. Ogni volta che incrocia il rossoblù ripercorrerà in un secondo tutta la sua carriera a Caserta perchè lui fa parte indissolubilmente del calcio casertano. E’ la storia di Sasà Campilongo e la Casertana che si conosco praticamente da sempre. Da trentatrè anni quando il bomber segnava per la Puteolana il gol del pari al Pinto nell’ottobre 1986. Tre anni dopo sempre lui sulla strada dei rossoblù: a Brindisi (il 21 maggio) doppietta nel 5-0 dei pugliesi. A quel punto Cuccaro lo portò a Caserta e iniziò l’idillio nella città della Reggia. I gol, la B, l’idolo della tifoseria. Il tempo però passava inesorabile e le strade si incrociarono ritrovandosi da avversari in C2 nella stagione ’96-’97. Neanche a dirlo il bomber lasciò il segno. Il 23 febbraio 2-0 al ‘Matusa’ e fu proprio lui a sbloccare il match. Nel ritorno dei playout l’8 giugno gol partita e Casertana retrocessa. L’ultimo gol realizzato da Sasà gol risale al 24 settembre 2000, quarta giornata di andata del campionato dilettanti. A Marcianise sbloccò il punteggio scatenando l’ira dei suoi vecchi tifosi per una esultanza troppo pittoresca. Appese le scarpe al chiodo e rieccolo il 26 settembre 2012 al Pinto nei trentaduesimi di finale di Coppa Italia dilettanti. Campilongo guidava quella corazzata Ischia che a fine anno avrebbe centrato la promozione in Lega Pro. 2-2 al termine dei supplementari e rigori fatali agli isolani. Poi l’ultimo faccia a faccia ancora nel mese di settembre ma dell’anno seguente. A Ischia un’autorete di Idda condannò i falchetti del neo allenatore Ugolotti. Nel febbraio di due anni arrivò al Pinto portando la Vibonese al successo in rimonta. Domenica a Castellammare saranno novanta minuti di fuoco, un derby che tutti vorranno vincere. Da tecnico due vittorie e un pareggio. Forse è giunto il momento per la Casertana di invertire la rotta…




error: Content is protected !!
P