De Matteo incoraggia il Valle di Suessola: “Crediamo nella salvezza”



Antonino De Matteo del Valle di Suessola

Il Valle di Suessola domani è chiamato alla trasferta  di Tocco Caudio contro il Gianni Loia. Un’ eventuale vittoria porterebbe tre punti importanti, ma che potrebbero non bastare per evitare i play-out: “Il nostro destino non dipende da noi-afferma l’allenatore rossoblu Antonino De Matteo-. Domani abbiamo l’ultima partita dopodiché il nostro campionato è finito. Dovremo attendere i risultati delle altre visto che nell’ultimo turno riposiamo. Col Gianni Loia sarà una partita molto difficile ma dal canto nostro dobbiamo fare solo ciò che sappiamo, ovvero giocare a calcio e stare sereni mentalmente. Il calcio è di passaggio, ciò che rimane è l’umiltà e l’amicizia”. Il tecnico parla anche di qualche errore commesso strada facendo: “Siamo una società che investe molto sul settore giovanile, forse questo ci ha tolto qualche energia. Abbiamo peccato un po’ di ingenuità all’inizio nel confermare tutto il gruppo della passata stagione perché c’erano ragazzi meno pronti per questa categoria. Nel mercato invernale siamo intervenuti e ci siamo rinforzati. Da dicembre inoltre abbiamo aggregato cinque giocatori 2002 alla prima squadra e ci hanno dato molte soddisfazioni”. La salvezza diretta resta l’obiettivo: “Noi daremo il massimo fino all’ultima partita, sia come società che giocatori. In una scala da uno a dieci dico dieci per la salvezza. La squadra c’è, è viva ed è compatta”. Sul sostegno della gente invece: “Tante persone quest’anno ci hanno onorato con la loro presenza allo stadio. Abbiamo cercato di far capire che non conta solo il risultato ma la voglia di crescere e fare insieme. I tifosi come noi stanno aspettando il momento clou”. Infine un pensiero sulla querelle nata col Falciano e spenta sul nascere: “Mi sono sentito con Cristian e ci siamo chiariti telefonicamente. Tramite social si può capire una cosa per un’altra. Sono stati solo momenti di parole e al di là del calcio rimane l’amicizia e il rispetto da ambedue le parti. Non nego che mi piacerebbe allenare un calciatore come lui”.




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