Cecere a difesa delle Aquile Rosanero: “Cardito squadra quadrata, con lo spirito di gruppo possiamo vincere. Molise? Differenze…



Antonio Cecere delle Aquile Rosanero (foto SportCasertano.it)

CASERTA  –  Antonio Cecere, stopper classe 90′ delle Aquile Rosanero Caserta arrivato quest’estate a difesa della compagine casertana, vuole portare a casa a tutti i costi l’obiettivo salvezza. Nella sua carriera ha lasciato un’impronta importante nei campionati molisani. Ha militato per tre anni tra Serie D molisana e campana con Campobasso e Cavese, ed ha disputato anche l’Eccellenza con l’Alife. Ai nostri microfoni il difensore dei rosanero parla di obiettivi salvezza, delle sue passate esperienze, della gara contro la Summa Rionale Trieste e della prossima sfida che si terrà domenica, 17 gennaro 2019 alle ore 10:30 allo stadio “Progreditur” di Marcianise.

Siete a quota 27, più quattro dall’attuale zona play-out. Crede meritiate qualche posizione in più in classifica? Secondo lei a che quota è la salvezza?



“Il nostro attuale punteggio in questa parte di stagione è molto importante considerando che stiamo andando incontro alle ultime 8-9 partite. Sicuramente avremmo potuto avere qualche punto e qualche posizione in più. Per quanto riguarda la salvezza nelle ultime giornate la quota si è alzata un po’, le squadre dietro di noi stanno facendo tutte risultato, tranne il mezzo passo falso della Maddalonese nel recupero. La classifica è molto corta, siamo tutti lì insomma, quattro punti di differenza è una via di mezzo, ne pochi ne molti. Fondamentale è la partita di domani, un risultato utile ci permetterebbe anche di affrontare il Goti con più tranquillità”. 

Dopo il pareggio con la Maddalonese avete raggiunto un risultato positivo con la Summa Rionale Trieste. Ogni vittoria è fondamentale perchè vi allontana dalla zona play-out. Quale vittoria, fino ad ora, l’ha particolarmente emozionata?

“La partita di Summa è stata importantissima sia in termini di classifica sia per l’umore del gruppo. Siamo stati bravi a portare a casa l’intero bottino che ci allontana un po’ dalla zona calda della classifica. La vittoria più bella? Sono più di una.. Ad esempio Goti, Teano. Senza ovviamente dimenticare la partita che ribaltammo contro la Viribus Somma a dicembre vincendola nei minuti finali”. 

La prossima sfida è contro l’Edilmer Cardito. Come secondo lei si può ottenere un risultato positivo contro la compagine napoletana che attualmente ha raggiunto i 36 punti? E lei, da difensore, qual è il loro giocatore che teme di più?

“La partita sarà importante, la stiamo preparando bene da martedì ed è una partita in cui dobbiamo essere attenti e vigili. Sappiamo che avremo di fronte una squadra quadrata che tralasciando un faticoso inizio di campionato poi ha sempre fatto bene. Da difensore centrale dico che loro in attacco hanno diversi calciatori che in questa categoria fanno la differenza, ma dovremo essere attenti e cercare di limitare il loro gioco. La vittoria può arrivare con lo spirito di gruppo, con le qualità che abbiamo. Come ho già detto è una partita importante, giochiamo tra le mura amiche ed è un vantaggio grande per noi, nel girone di ritorno siamo stati sconfitti solo dalla Forza e Coraggio, quindi cercheremo di fare risultato e quanto prima di raggiungere la salvezza”. 

Lei ha varie esperienze nel girone molisano. Quali sono, secondo lei, le differenze con quello campano?

“Oltre all’Eccellenza ho disputato nel molisano  tre Campionati di D. Le differenze ci sono sicuramente, a livello di organizzazione sia dello stesso campionato che societaria e anche di strutture. Per quanto riguarda la tecnica a parer mio fanno parte, in entrambi i Campionati, giocatori che comunque hanno avuto un passato importante. Come ultima cosa, secondo il mio punto di vista, il campionato campano è più agonistico”. 

Come si trova nella famiglia delle Aquile?

“La parola giusta è proprio famiglia. C’è un gruppo, un legame, che va oltre la settimana d’allenamento, la partita, oltre tutto. Per star bene è fondamentale essere un gruppo unito, e noi lo siamo, ovviamente mi riferisco anche agli allenatori ed alla società. Non ci fanno mancare nulla, ci fanno stare bene e, non importa se si è under o over, nessuna distinzione, siamo tutti un unico gruppo unito. Ci divertiamo insieme ed anche questo è molto importante, questa per me è stata un’esperienza molto positiva”. 


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