Per il Volturno una salvezza che vale doppio, Napolitano: “Siamo diventati gruppo nel momento decisivo. Ripartiremo da queste splendide ragazze”



Salvatore Napolitano, allenatore del Volturno

La salvezza del Volturno può essere paragonata alla conquista di uno scudetto. Si può racchiudere così il 2018 delle gialloverdi che si sono aggrappate con tutte le loro forze alla serie A2 vincendo lo spareggio di Genova otto giorni fa. Sei mesi intensi con tanti alti e bassi. Dopo un inizio molto positivo (quattro punti in tre partite) la squadra è entrata in un vortice negativo collezionando una lunga serie di ko. Il tecnico Salvatore Napolitano spiega il perché di un inspiegabile cambio di rotta: «Abbiamo semplicemente male interpretato il campionato. E’ venuto a mancare quello che è fondamentale in un gruppo e cioè lo spirito di squadra. Lo stesso spirito che poi abbiamo ritrovato e ci ha permesso di ricompattarci arrivando a tagliare il traguardo della salvezza». Eppure il Volturno sembrava potersi giocare la possibilità di evitare i playout. «Le sconfitte non hanno aiutato – continua Napolitano – e c’era quasi una convivenza forzata tra grandi e piccole. Mancava l’amalgama, la convinzione di poter risalire e i risultati che non arrivavano complicavano la rimonta. Il mio è stato soprattutto un lavoro mentale, psicologico più che tecnico. Ci siamo ricompattati e sono arrivati i risultati che tutti speravamo. Ho impiegato un po’ di tempo, forse più del previsto, ma la cosa essenziale era restare in serie A. Nell’ultimo mese e mezzo ci sono stati segnali molto positivi, cosa che precedentemente non si era verificata. Molto importante la semifinale under 17 di Catania in cui abbiamo avuto modo di cementare ulteriormente il gruppo. Anche le più giovani si sono sbloccate mentalmente ed è uscito il reale valore dei singoli». A Genova la scorsa settimana un inizio partita tremendo. Subito 2-0 per la Locatelli e a quel punto è emersa l’esperienza dell’allenatore: «Non eravamo entrati in acqua con la giusta convinzione emotiva o forse eravamo troppo coinvolti sotto questo punto di vista. Ho deciso di chiamare timeout, dovevamo azzerare tutto e con estrema calma ci siamo subito rimessi in corsa. Il futuro? Continuare con questo gruppo, credo possa togliersi ancora belle soddisfazioni».




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