IL BILANCIO DELL’ALBANOVA. Tante luci e poche ombre, ma concentrate tutte nel finale



L’esultanza dell’Albanova

Discreta, nulla più. Non si può definire altrimenti la stagione dell’Albanova: perfetta per 3/4, insufficiente per la parte restante. Il problema è che la parte di stagione insufficiente è stata quella finale, quindi decisiva. La squadra che fino a febbraio ha lottato addirittura per la promozione diretta, ha poi chiuso il chiuso il campionato al quinto posto ed è uscita al primo turno dei play-off.

Il ritorno. Il 2016 è l’anno della squadra ad un livello di calcio importante, voluto fortemente dalla famiglia Zippo. Si parte con un progetto di ampio respiro, una struttura nuova ma non per questo poche ambizioni. La struttura è di quelle importanti, sia a livello societario che tecnico, con la perla delle radiocronache in diretta streaming di tutte le partite.



Il presidente Zippo

La coppa Italia. E’ un buon banco di prova per le ambizioni della formazione affidata a Luigi Sanchez. Nella prima partita arriva il pareggio 1-1 contro il Villa Literno mentre in quella decisiva arriva una sconfitta indolore contro l’Afragolese, costruita per vincere l’Eccellenza.

Il girone di andata. La prima parte della stagione è ottima ed alla decima giornata vede la formazione in testa al campionato, già occupata in precedenza ma persa per via di due sconfitte consecutive (a Ponte ed in casa con il Santa Maria la Fossa), dopo aver espugnato il campo del Forza e Coraggio. E’ il momento migliore della squadra che, nella giornata successiva, espugna anche Maddaloni ed archivia definitivamente un periodo complicato, arrivando a chiudere il girone d’andata con cinque vittorie consecutive. Il bilancio della prima parte di stagione alla fine dice:  terzo posto in classifica con 29 punti a soli tre punti dalla capolista Casoria, sconfitto nello scontro diretto. E la sensazione che sia possibile ancora migliorare.

Mister Sanchez

Il girone di ritorno. Ed invece non sarà così. Dopo altre due vittorie, che avevano fruttato il secondo posto in solitaria, arriva la sconfitta di San Vitaliano, cui si rimedia nella giornata successiva battendo il Vitulazio. La squadra è seconda ma, nelle ultime sei giornate, turno di riposo compreso, arriva il crollo: 5 punti in 5 partite e quinto posto finale. Stanchezza o richiamo di preparazione?

La post season. A rispondere sarà il campo, nella partita di Cicciano. I precedenti sono dalla parte della formazione di Sanchez che, contro i napoletani, hanno conquistato una vittoria ed un pareggio. Ma al ‘Magnotti’, pur confermando l’imbattibilità stagionale contro il Cicciano, arriva la beffa, al termine di una partita al cardiopalma: vantaggio napoletano con Barbati dal dischetto, rimonta e sorpasso ospite con il rientrante (dopo quattro giornate di squalifica) Brancaccio su rigore e Germoglio, autorete di De Fenza in pieno recupero pre-intervallo per il 2-2. Nella ripresa, Cerrato per i locali sembra chiudere ogni discorso ma in zona Cesarini ci pensa Liccardi a regalare ai suoi il 3-3 che vale i supplementari. All’Albanova serve la vittoria ma Lippiello in apertura di primo supplementare segna il 4-3, rimontato da Sacco per il 4-4 definitivo, che fa avanzare i napoletani solo per il miglior piazzamento in campionato.

Il futuro. L’Albanova 2017/18 non avrà al suo timone Sanchez, ritornato alla Rinascita Vico. Il suo successore sarà Antonio De Stefano, già artefice della promozione della Sibilla Bacoli in Eccellenza. Cambio anche alla presidenza con Giuseppe Zippo che resta proprietario ma lasciando la poltrona a Franco Petrillo. Le ambizioni al momento sembrano restare di vertice.


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