Casertana, troppi timori reverenziali e due misteri da risolvere



Luca Orlando (Foto Giuseppe Scialla)

Il Foggia è da serie B. L’ha in pugno e nessuno può negare la superiorità dell’undici di Stroppa. Vittoria meritata al Pinto e passo significativo verso il traguardo stagionale. Fatta questa premessa, è giusto analizzare il momento della Casertana. Un punto nelle ultime tre gare, pareggio conquistato a Castellammare in un derby difficile ma contro una Juve Stabia che si è accartocciata sulle proprie illusioni e poche certezze. Sono arrivate due sconfitte contro Siracusa (evitabilissima) e come detto Foggia, ampiamente messa in preventivo. Contro i satanelli non ah convinto l’atteggiamento tattico della squadra. Ci si aspettava uno schieramento un po’ più aggressivo. Un 4-3-3 pur e invece si è voluto imbottire il centrocampo pur essendo quello foggiano nettamente superiore. Tirando le somme: Ginestra ha parato il possibile, Guarda se l’è vista comodamente dalla propria area. A Castellammare funzionò il tridente Corado, Orlando, Ciotola. Non a caso andarono a segno gli ultimi due mentre l’argentino si diede un gran da fare dietro le quinte con il suo grande lavoro ‘sporco’. Ci si aspettava qualcosa del genere a Siracusa e invece si lasciò solo Orlando a tenere in piedi il peso dell’attacco. Col Foggia stesso atteggiamento con Carriero dietro le punte e Orlando in panchina. Sembrava invece scontato che il tecnico avrebbe riproposto un trio esperto nel reparto avanzato anche per dare un segnale agli avversari. Ed è andata come è andata. Troppa paura, troppo timore. A fine gara Tedesco l’ha ammesso: “Volevamo giocarcela, volevamo pareggiarla…” ma non è andata così.

Giuseppe Carriero (Foto Giuseppe Melone)

Poi ci sono due spine. Una è Orlando. Lo si è fatto giocare a Siracusa quando lo si poteva tenere a riposo per un tempo e fargli dare tutto quello che aveva dall’inizio. E’ entrato nella ripresa, ha sputato l’anima mangiando l’erba e dandosi un gran da fare (come era accaduto ad Andria e Fondi mettendo lo zampino nei gol vittoria). Ieri il gol non è arrivato ma non certo per colpa sua. Era l’attaccante che serviva a gennaio alla Casertana. Superato l’infortunio ha rifiutato più di un’offerta rinunciando ad ingaggi superiori e non ha più trovato spazio. Un altro mister è Carriero. Sostituito sistematicamente da quattro turni. E’ un cambio programmato e scontato. Quando c’è qualcuno che deve uscire il primo è lui. Gli chiedi se avesse avuto problemi fisici o crampi e la risposta è sempre negativa. Insomma due calciatori che sono un patrimonio del club e che a detta di molti (tifosi e addetti ai lavori interpellati) meriterebbero un po’ più di considerazione in questo finale di stagione.




error: Content is protected !!
P