Perugino, ritorna sul ring e batte De Lellis davanti al suo pubblico





Il momento della proclamazione della vittoria di Perugino contro De Lellis

Ritorno positivo per Giuseppe Perugino, dopo un anno e mezzo quasi di lontananza dal ring. Ma soprattutto un ritorno nella sua San Prisco, dopo quasi 10 anni, che ha portato bene al pugile tifatino, in forza alle Fiamme Oro, nel match contro l’ostico Davide De Lellis, pescarese tesserato per la pugilistica Di Giacomo.  Prima di vedere all’opera il campione samprischese, 6 volte tricolore e 3 volte ‘Guanto d’Oro’, c’è da aspettare tutta la trafila delle qualificazioni regionali per gli assoluti giovanili di Mondovì (torneo ‘A. Mura’), ben 16 match. Poi la tendostruttura del Softly Live, dove di solito si fa musica e ci si diverte, in via Agostino Stellato stempera la tensione per il beniamino di casa in tanto sostegno e tifo per Giuseppe. Nei primi istanti del combattimento, Perugino sembra essere emozionato, ma mette subito le cose in chiaro, un paio di colpi precisi e poi lavoro a schivare, per poi inserire combinazioni veloci. De Lellis, si conferma un osso duro, non disposto a fare lo sparring partner e oltre a difendersi attacca anche con un certo vigore. All’angolo rosso, per l’atleta che si allena anche alla ‘sua’ Tifata Boxe, ci sono il nonno Giuseppe, suo maestro storico, e lo zio Claudio, ma anche Antonio Brillantino delle Fiamme Oro Marcianise. Si riparte per la seconda ripresa e il copione non cambia. Perugino si aggiudica sostanzialmente anche il secondo round, con mestiere ed esperienza. Quella che, in pratica, mette sul quadrato, sospinto dal pubblico di casa, per gestire al meglio l’impeto di De Lellis nella terza ripresa. Una buona serie di colpi, non proprio puliti da una parte e dall’altra e l’assegnazione della vittoria finale a Giuseppe Perugino, tra applausi scroscianti, ma anche tra gli abbracci e strette di mano per il suo avversario, che è una delle punte della categoria di peso dei 75 kg in Italia.

La premiazione di Perugino

Premiazione con le autorità della federboxe campana e dell’amministrazione comunale e poi spazio ad interviste, ma anche all’ultimo match fuori programma, quello tra Nicola Caparco e Chiavaroli (Molise Boxe). Anche qui, la buonissima tecnica dell’esponente della Tifata Boxe, già campione italiano e pluricampione regionale, si fa valere, contro la voglia di fare, ma con troppo impeto dell’avversario. I colpi più puliti ed una buona gestione nel corso dei 3 round, fanno prevalere l’atleta samprischese, prima che si spengano le luci nella bella cornice del locale tifatino, adibito perfettamente per l’occasione ad ospitare il ring.

A fine match, Giuseppe Perugino, ha dichiarato: “Ero un po’ emozionato prima di salire sul ring, ma credo di aver fatto due buoni round, soprattutto, con buona tecnica ed aggressività. Poi, nell’ultima parte del match si è sentita un po’ l’assenza di un anno e mezzo da un combattimento ufficiale, ma ho portato il match in fondo con esperienza ed un po’ di mestiere. Faccio i complimenti al mio avversario, De Lellis, perché è uno che non si tira indietro ed è venuto qui a San Prisco per dare il tutto per tutto. Sono contento – continua Perugino – per questa vittoria e per aver combattuto dopo tanto tempo davanti ai parenti, agli amici e ai miei concittadini e nonostante l’emozione è andata bene”. Una piccola precisazione arriva dall’atleta tifatino sulle vittorie. “Credo che siano più di 79, così come sono più di 90 gli incontri disputati da me nel corso della mia carriera, chiederò di verificare ed aggiornare il record alla Federazione”, scherza l’argento ai campionati mondiali delle forze di Polizia. Obiettivi? Già a breve termine: “Voglio tornare al 100% della condizione per la kermesse internazionale a cui prenderò parte il 20 aprile per fare bella figura e portare a casa una vittoria prestigiosa”, conclude il pugile, figlio dell’indimenticato campione iridato Prisco, che ha riconquistato la canotta della nazionale. Per concludere bene Sepolvere e sconfitto Fatone (contro il marcianisano Tommaso Famoso) della Tifata nelle qualificazioni al campionato italiano.

Nonno Giuseppe istruisce all’angolo rosso il nipote per il secondo round

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