BILANCIO 2016 – I grandi rimpianti della Maddalonese e la consapevolezza di poter dare molto di più



Capitan Barletta in azione contro la Sangennarese (Foto Izzo)

E’ stato indubbiamente un 2016 al di sotto delle aspettative per la Maddalonese che aveva iniziato lo scorso campionato con grandi ambizioni. La formazione guidata da mister Sacco (subentrato a sua volta ad Enzo Casaccio) non è riuscita a dare una svolta alla propria stagione che è rimasta anonima. Una serie incredibile di gare perse o pareggiate allo scadere, i playoff che si allontanano settimana dopo settimana e la dirigenza granata decide di giocarsi l’ultima carta affidando la rosa a Gennaro Di Napoli. Un allenatore che conosce bene tutto l’ambiente, l’intera squadra e gode della stima della famiglia Aveta. Più che altro una mossa per gettare le basi per il 2016/2017. Infatti il rendimento della squadra non cambia e la classifica finale parla di un piazzamento a centro classifica e arrivederci ad agosto. Il nuovo torneo inizia a fari spenti, senza troppi proclami nè obiettivi. Ma poi l’appetito vien mangiando e a ottobre i granata sono in vetta alla classifica del girone A di Promozione.

Pingue e Sannazzaro

Ma poi la fortuna ci mette del suo e mister Di Napoli deve far fronte agli infortuni di Pirozzi, Barletta, Falco e Rossi. La squadra non fa più punti nonostante crei tante palle gol. A quel punto si decide di cambiare: via Di Napoli a fine novembre e dentro Gianni Sannazzarro con il suo staff. Autentica rivoluzione nel mercato dicembrino con gli arrivi dei vari Gargiulo, Pingue, De Falco, Liccardi giusto per far capire la gran voglia di vincere dell’intera dirigenza. L’etichetta della grande incompiuta non può più appartenere al club della famiglia Aveta che spera di essere protagonista nel 2017.




error: Content is protected !!
P