‘Sandrokan’ colpisce ancora: più forti “dell’acciaio…”



Coach Sandro Dell'Agnello (Foto Alida Filauro)
Coach Sandro Dell’Agnello (Foto Alida Filauro)

Consueto appuntamento settimanale con gli amici di Libero Pensiero Bianconero che commentano il successo della Juvecaserta a Cantù.

«Signore, non riusciamo a mettere a fuoco l’obiettivo…» «Signore, è come se i nostri puntatori fossero ciechi: impossibile.» «Appunto: è solo fortuna. Prima o poi, cadranno sotto i nostri colpi.» «Comandante, abbiamo poco tempo: i suoi ordini…» «Timoniere, ci porti ad altezza periscopio, e armate i tubi di lancio.» «Signor sì, sissignore: avanti adagio. Aprire le valvole di scarico…» «Bene: al mio segnale, sganciate i siluri 4-10-22… Adesso: fuoco!!!» «Signore: nemico colpito ed affondato. Ce l’abbiamo fatta!» «Ottimo lavoro: sig. primo ufficiale, faccia subito rotta verso casa…» Sì, sì, d’accordo: sembra più un racconto di Tom Clancy che il riassunto di una partita di Basket. Ma, viste le forze in campo, tutto sommato, l’ammiccamento c’azzecca. Già, perché domenica 13 novembre, sul parquet del “Pianella” di Desio, si sono sfidate la “Red October” Cantù e la Pasta Reggia Caserta. Sfida vinta dalle “mezze maniche” campane, che hanno piegato la squadra dell’inossidabile acciaio ucraino di Gerasimenko. Una vittoria maturata nelle fasi finali del match, ma con una strategia entrata a regime già ad inizio ripresa: i 30 punti nella 4^ frazione di gioco, ne sono la prova. Caserta (ri)vince e convince.



Coach Dell'Agnello (Foto Filauro)
Coach Dell’Agnello (Foto Filauro)

Una vittoria che mancava da tre anni e ½: dal quel “pesce di aprile” 2013. Anno del “miracolo italiano” Juvecaserta: anche allora vincemmo di un punto; il successo tenuto a battesimo dall’ultimo canestro del giovane Marzaioli. Ma cos’è davvero successo a Desio? Perché merita di essere raccontata questa vittoria? Omettiamo numeri e commenti tecnici, quelli sono stati già ampiamente analizzati e pubblicati. A noi, adesso, interessa rilevare, e rivelare, solo quello che resta, che va oltre il referto. E’ successo che, tutta l’Italia cestistica, davanti all’ennesimo successo di Caserta (il 2° in Lombardia), ora conosce e ci riconosce tutto il valore di una outsider. Il che, speriamo, possa tradursi anche in un prossimo successo di marketing. Un pensiero già espresso. Domenica sera, a Desio, è passato un importante messaggio: si vince di squadra, e Caserta è LA squadra. Puoi avere anche un roster di 10 talenti 10, ma se poi non c’è coesione, feeling, è difficile portare a casa la partita. La Pasta Reggia, ancora una volta, si è “unita” in difesa quando doveva, e realizzato canestri pesanti nel momento opportuno. Domenica, il “tridente” Bostic-Cinciarini-Sosa, è stato il vero “go-to-guy” in campo. Un ruolo che, a dire il vero, cambia partita dopo partita, creando incertezza nell’avversario. Ed è tutto merito del modulo di gioco costruito da Coach Dell’Agnello, che ha voluto proprio questo gruppo di atleti per realizzarlo, ed i risultati gli rendono onore. L’attuale classifica ci dice anche un’altra cosa, ben più importante: Caserta ha un’ottima squadra, che può ancora sorprendere, con ampi margini di miglioramento. La Juvecaserta sul campo vince, pur avendo alle spalle una società che appare come una fregata che solchi acque molto agitate, senza battere né la bandiera di “Albione” né quella col logo sabaudo. Insomma, un fragile natante, senza quasi padrone. Abbiamo detto QUASI. E tutto questo, le “altre” se ne stanno accorgendo: sanno che il “pericolo corsaro” incombe. Passando ai singoli, ci sembra giusto celebrare l’impegno di Sosa. Un atleta in piena “mutazione”, che sta crescendo e riacquistando fiducia ed efficacia gara dopo gara, grazie alle radicali cure del suo coach. Vogliamo ammetterlo: sino a due gare fa, erano tanti i nostri dubbi su di lui, e siamo felicissimi di scoprire che erano mal riposti. Sentiamo di dover ammettere questa evidenza. Detto ciò, permetteteci un paragone (un pizzico) irriverente, ma quel tiro da “3” messo a segno alla fine, ci ricorda vagamente quella pesantissima bomba, realizzata in gara 3 di semifinale play-off, sganciata da Jumaine Jones. Seppur con le debite distinzioni. Nell’insieme, l’aspetto più esaltante per noi, è stato senza dubbio la “carica” suonata dal nostro #10: autentico “italian sniper”, per la gioia di Riccardo Sbezzi e di tutta la sua scuderia.

All’orizzonte c’è la sfida coi siciliani, altra rivela­zione, guidati da un coach casertano. Contro l’Orlandina ci attende una speciale “Call of duty”: occhio a Fitipaldi, siamo avvisati.

Ah, quasi dimenticavamo, un’ultima considerazio­ne prima di chiudere, anzi un avvertimento: Cinciarini, quello buono, ce l’abbiamo noi.. Forza Juvecaserta!

Carmine Covino

Modestino Ardito


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