Brigata Spartaco, il motivo del silenzio e quei quattro minuti di contestazione che fanno rumore: “Gladiator, fuori gli attributi”



La Brigata Spartaco con lo striscione "Fuori le palle"
La Brigata Spartaco con lo striscione “Fuori le palle”

SANTA MARIA CAPUA VETERE – “In certi casi il silenzio fa più rumore di mille parole”: in molti hanno interpretato l’astensione dal tifo della Brigata Spartaco come forma di contestazione. Ma chi lo ha pensato, si sbaglia. Per quasi tutta la partita contro la Cavese, la Brigata Spartaco, presente sulle gradinate del Piccirillo in discreto numero e con uno striscione “Fuori le palle”, si è autoimposta la decisione di restare in silenzio per una ragione ben precisa, che appartiene alla mentalità ultras. Chi vuole fare parte di questo mondo deve seguire delle regole ben precise, senza cadere in qualsiasi tipo di compromesso. Per chi osserva dall’esterno può sembrare un ragionamento strano, ma immedesimandosi, ci si può addentrare e comprendere. Il silenzio, durato ben novantuno minuti, deriva dall’onestà del gruppo ultras sammaritano che, nonostante si trovasse di fronte un bel numero di supporters della Cavese, ha deciso di non cantare perché non è corretto “mostrarsi e confrontarsi” contro la tifoseria di un club blasonato, quando invece la settimana scorsa, per problemi logistici, la Brigata non ha potuto seguire la squadra neroazzurra nella precedente partita di Coppa Italia: la trasferta di San Giorgio Apricena contro la MadrePietra Daunia.

Una questione di integrità morale cui è stato posto freno solo per pochi minuti, quattro con l’esattezza. Al 43° del primo tempo, infatti, il gruppo ultras sammaritano ha intonato quattro cori “Fuori le palle”, a cui ha fatto seguito “Vogliamo gente che lotta” ed il colorito “I c…… ve li diamo noi”, concludendo con “Meritiamo di più”. Quattro minuti, poi stop fino al termine della partita. L’ingresso negli spogliatoi per la conclusione della prima frazione è avvenuto con un accompagnamento che i giocatori hanno recepito, toccati nell’animo. Infatti, al ritorno in campo, la squadra è scesa in campo con maggiore determinazione ed ha innalzato il ritmo. Peccato che questo non sia servito a cambiare l’esito del match. Quattro chance nitide sono state mancate del Gladiator che abbandona la Coppa Italia e che subisce la terza sconfitta consecutiva tra le mura amiche, dopo le debacle in campionato contro Igea Virtus e Rende.



Domenica Luigi Squillante ha chiesto ai supporters sammaritani di mettere da parte la contestazione e stare vicini alla squadra. Di sicuro, l’intento della Brigata Spartaco sarà quello di supportare la squadra ed aiutarla nell’uscire dalla crisi con una vittoria contro la Sancataldese. L’augurio è questo da parte di tutte le componenti che tengono a cuore le sorti del Gladiator, però un ennesimo passo falso casalingo potrebbe amplificare i valori della contestazione che non durerà più solo quattro minuti, ma molto di più.


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