Casertana-Foggia, l’ex Marchetti sceglie i rossoblù: “Le emozioni vissute a Caserta resteranno indimenticabili”



Mariano Marchetti
Mariano Marchetti

Centrocampista di quantità con un passato illustre. Mariano Marchetti mosse i primi passi nella Juve con cui esordì in Coppa Italia nel ’77-’78. Serie A col Cagliari un paio di promozioni consecutive con Palermo e Foggia prima di approdare a Caserta. Indossò quelle maglie che domani si incroceranno al Pinto, teatro di tante battaglie e soprattutto grandi ricordi.

Marchetti col calcio ha chiuso da anni, ma il grande amore non si scorda mai.



«Ho trascorso oltre vent’anni in quel mondo. Ho allenato per cinque stagioni le giovanili del Bassano poi ho deciso di smettere e dedicarmi ad altro. Ma il calcio resta sempre la mia grande passione».

Ha un legame speciale con Caserta e la Casertana con cui ha militato per tre stagioni. «Nell’89 fu un’annata indimenticabile che ricordo con grande gioia perché ho avuto modo di conoscere persone straordinarie come il presidente Cuccaro e una tifoseria senza precedenti. Poi tornai nel ’92-’93 e rimasi il primo anno di serie D. Quella maglia ce l’ho cucita addosso. Non riesco a trovare parole per trasmettere le emozioni che è riuscita a darmi la Casertana».

Eppure nel 1989-1990 la tanto sospirata promozione in serie B sfumò di un soffio e non riuscì a bissare quella dell’anno precedente proprio con i rossoneri.

«L’unico neo di quel campionato fu non essere riusciti a centrare il salto di categoria. Arrivammo a due punti dal Taranto e pesò come un macigno quella penalizzazione risalente alla stagione precedente. Sarebbe stata la ciliegina sulla torta con una società eccezionale, un gruppo di grandi calciatori e un allenatore che ha dimostrato con i fatti di essere un vincente». Sabato per lei sarà come un derby? Si preannuncia un grande spettacolo sul terreno di gioco.

«A essere sincero Caserta ha un sapore speciale per me. Col Foggia ho vinto il campionato, ma la Casertana è un’altra cosa. Mi aspetto una gara molto combattuta tra due formazioni che non possono più perdere punti. Il pareggio servirà a poco».

Chi vince potrà ipotecare almeno il terzo posto o ci sarà tempo per recuperare?

«Con la regola dei tre punti si rimane in gioco fino alla fine. Ai miei tempi con questo meccanismo avremmo stravinto il campionato del ’90. Sono gare molto delicate e sentite. Vorrei giocarla perché incontri del genere ti trasmettono un’adrenalina incredibile».

Sabato allora i falchetti avranno un tifoso in più davanti la tv?

«Per ciò che rappresenta quella maglia la Casertana avrà sempre un posto speciale nel mio cuore. Sarebbe bello poterla rivedere in B. E’ il posto che le spetta».


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