Quei perchè senza risposta di Romaniello e una città umiliata. Ora tocca alla società



Mister Romaniello a Benevento (Foto Scialla)
Mister Romaniello a Benevento (Foto Scialla)

Casertana colpita, affondata e umiliata. Inutile scandalizzarsi per questi termini, le cose sono andate esattamente così. Venti minuti alla pari, qualche buona occasione, poi dopo la doppietta di Marotta (che non smetterà mai di ringraziare l’allegra difesa avversaria) e il rigore calciatori in maniera orribile da Mancosu, la Casertana è evaporata. Cancellata da un Benevento che schiumava rabbia agonistica da tutti i pori. Sul 6-0 avevano ancora la forza di affondare il colpo, di infierire su una preda dilaniata e ormai senza neppure un briciolo di forze. Le colpe vanno equamente divise perchè se è vero che quando si vince il merito è di tutti, stesso discorso quando si perde, anzi si affonda. Partendo dall’aspetto tecnico: Romaniello ha schierato Som e Matute, due regali ad Auteri che ha incentrato tutta la manovra offensiva a sinistra mettendo alle strette anche Murolo (lontano parente di quello che giocava con disinvoltura in serie B) con Ciciretti in versione super. I gol sono arrivati dalla destra con cross morbidi e altrettanti interventi di Marotta (Idda non è certo esente da colpe). Bonifazi si è più volte incartato e dire che in panchina c’era Rainone. Probabilmente si dirà che la scelta del trio arretrato era per contrastare la fisicità degli avanti giallorossi. Vero solo in parte perchè no è che se sei dieci centimetri più basso non sei in grado di vedertela con chi è fisicamente più forte di te. Chiedere a Moscardelli che in due anni è stato annullato proprio da Rainone. Matute: pesante, irriconoscibile e ci fermiamo qui. Capodaglio ha giocato solo 45′ perchè evidentemente non era in condizione di reggere un intero incontro. La dinamicità di Marano forse non serviva…Nella ripresa poi è entrato Giannone. Il ragazzo fa quello che può ma non riesce proprio a sfondare. Non riesce a far comprendere alla critica se a Caserta è arrivato quello che volevano fortemente a Catania e altri club di lega Pro, quello che ha giocato in B o una controfigura. Spaesato e fuori posizione. Perchè a cui l’allenatore non potrà dare una risposta visto il silenzio stampa che ormai dura da un mese e mezzo senza motivo alcuno.

I tifosi della Casertana a Benevento (Foto Scialla)
I tifosi della Casertana a Benevento (Foto Scialla)

La società dovrebbe poi spiegare (ma lo abbiamo scritto, detto e ripetuto) il vantaggio di aver rinforzato (ma siamo sicuri) la rosa con ben sette elementi a gennaio portando invece solo confusione tattica e tanti troppi dualismi. A proposito di società, Corvino ancora una volta non ha avuto peli sulla lingua andando a spiattellare una mezza verità (o intera) sul fatto che Romaniello viene ‘consigliato’ sulla formazione che deve andare in campo. Premesso che il tecnico è un uomo di calcio e non ha bisogno di suggerimenti, se davvero così fosse (ma il presidente per parlare i quel modo avrà avuto le sue ragioni) sarebbe di una gravità estrema perchè torneremmo indietro di 5 anni quando l’allora presidente Verazzo passava i foglietti con le formazioni a mister Cioffi che poi si dimise. Qualcuno dice che tali dichiarazioni non sono state prese bene dal socio di maggioranza Lombardi e dal dg Pannone e nella giornata di oggi ci sarà un incontro chiarificatore. Ma a questo punto la domanda sorge spontanea: la società, questa Casertana, che vuole fare da grande? Squadra i ritiro punitivo, silenzio stampa, i problemi a detta del dg sono tutti dipesi dalla stampa. In questi casi però ci si dovrebbe compattare e chiedere l’aiuto di chi può dartelo perchè continuare a puntare il dito contro i casertani non è certo il modo migliore per uscire dalla crisi. Sia chiaro: la figuraccia di Benevento resterà (purtroppo) nella storia, ma c’è ancora tempo per provare a salvare la faccia e il campionato. I tifosi sono avviliti, vincitori assoluti al ‘Vigorito’ e consapevoli che ora come ora se non ci sarà una svolta verranno abbandonati tutti i sogni di gloria. Adesso la palla è nelle mani della triade. Restiamo in attesa di sviluppi.




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