Mario De Rosa e i suoi due grandi amori: “Casertana e Foggia meritate la B”



Mario De Rosa (Foto archivio storico Pasquale Fiorillo)
Mario De Rosa (Foto archivio storico Pasquale Fiorillo)

Oggi il Mattino riporta l’intervista a Mario De Rosa, doppio ex di Foggia-Casertana. Di seguito l’intervista apparsa questa mattina sul quotidiano casertano.

De Rosa con quella Casertana sfioraste la B e siete passati alla storia come squadra dei record.
«Fa piacere che a distanza di tanti anni si ricordano di noi. Però è vero, esprimevamo un calcio spettacolare, merito di mister Caramanno con cui arrivai a stagione in corso. Alla fine non andammo in B per una penalizzazione di due punti risalente all’annata precedente. Fu un anno davvero eccezionale sotto tutti i punti di vista. Segnai il mio primo gol tra i professionisti (contro il Monopoli) e ricordo che ogni domenica c’era un tifo infernale. Davvero sensazioni irripetibili. Ho giocato in tanti club, ma Caserta mi ha lasciato qualcosa in più».
Foggiano doc, lunedì sera farà il tifo per il satanelli?
«Non posso rinnegare le mie origini. Foggia è la mia città e parteggerò per loro anche se come dicevo prima Caserta mi è rimasta nel cuore e non potrò mai dimenticare tutto l’affetto delle persone e quel fantastico gruppo di cui facevo parte».
Il Foggia si giocherà il tutto per tutto, che partita si aspetta?
«Spero innanzitutto sia una partita piacevole perché in campo ci sono due belle squadre. Giocano secondo me il miglior calcio del girone e meritano entrambe un campionato di vertice. Quando ci sono sugli spalti oltre diecimila persone, allora non si può non ambire alla serie B. Anche a Caserta c’è una voglia matta di tornare in alto. Nella mia parentesi in D nel ’99 c’era sempre lo stadio pieno, un attaccamento senza fine. E per i calciatori in campo è ancora più stimolante giocare davanti a tanta gente».
La partenza dei pugliesi non è stata esaltante a differenza di una Casertana che dopo dodici partite ha fatto il vuoto. Come finirà?
«Il Foggia ha un tecnico zemaniano, molto preparato come De Zerbi che propone un gioco spettacolare e se in giornata può fare mano a tutte le difese. Dall’altra parte Romaniello è la lieta sorpresa e sono certo che non farà barricate. Anzi giocandosela a viso aperto lo spettacolo non mancherà. Il mio augurio è rivedere la sfida in serie B perché sono due piazze storiche. Il calcio moderno ha bisogno di loro».




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