Ennesimo furto al ‘Francesco Casino’ subito dal Rugby Clan



La saracinesca divelta del bar del 'Francesco Casino'
La saracinesca divelta del bar del ‘Francesco Casino’

Nemmeno il tempo di festeggiare la vittoria in campionato, all’esordio contro il Napoli Afragola per 25-21, che il Rugby Clan Santa Maria Capua Vetere ha dovuto fare i conti con una brutta notizia. Nella nottata di ieri malviventi si sono introdotti all’interno dello stadio ‘Francesco Casino’, impianto deputato esclusivamente al rugby nella città del Foro ed hanno compiuto il terzo furto in pochissimi mesi, scassinando sia la porta d’ingresso agli spogliatoi, sia la saracinesca del bar dell’impianto. Come bottino i ladri hanno portato via il trattorino per tagliare l’erba del manto erboso, sempre molto curato dal Clan. Evidentemente si tratta di personaggi che già altre volte avevano tentato il furto. Certo è che si tratta dell’ennesimo furto in zona, in un’area compresa tra Casagiove e Capua, ma con una concentrazione incredibile di reati del genere tra San Prisco e Santa Maria Capua Vetere, in balìa di numerose bande di ladri e di criminali italiani e stranieri (spesso coalizzati) che stanno rovinando interi quartieri ed intere famiglie con danni economici ingenti in tutto il circondario.

La porta degli spogliatoi del 'Francesco Casino' scassinata dai ladri la scorsa notte
La porta degli spogliatoi del ‘Francesco Casino’ scassinata dai ladri la scorsa notte

Intanto, il Clan fa sapere il presidente Giuseppe Casino e social network che “E’ davvero difficile continuare le nostre attività – che favoriscono tutti i ragazzi a portare avanti un’attività sportiva gratuita, ndr – se si continuano a perpetrare questi episodi spiacevoli”. Sul posto sono intervenute le forse dell’ordine per raccogliere la denuncia e fare i rilievi del caso.



Dopo gli episodi tristemente noti dello stesso impianto sammaritano, del Palamaggiò e dello stadio Comunale di Villa Literno c’è l’ennesimo fatto che va sempre più ad incidere, in una terra difficile come la nostra sulla voglia di fare sport e di farlo anche per la collettività a certi livelli. Chi di dovere dovrebbe prendere seri provvedimenti e non delle soluzioni tampone scellerate ed emergenziali che non risolvono nulla.


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