Barletta, Mendil e Portone spiegano l’addio alla Maddalonese: “Non siamo stati rispettati”



Nassim Mendil
Nassim Mendil

Il loro addio alla Maddalonese ha avuto le sembianze di un fulmine a ciel sereno nella tranquilla cittadina di Terra di Lavoro. Francesco Portone, Nassim Mendil e Giovanni Barletta hanno deciso di abbandonare il progetto calatino, dopo esser risultati determinanti lo scorso anno per la vittoria dei play-off di Prima Categoria e conseguente salto in Promozione. Insieme a Giovanni Picozzi, sono stati tra le principali bocche di fuoco di quell’attacco straripante che lo scorso anno ha siglato 101 reti. Ora, a distanza di poche ore dalla decisione, i tre atleti hanno voluto far sentire la propria voce in un’intervista congiunta: “Non ci sentivamo più parte del progetto per un unico e semplice motivo. Sono state giustamente fatte delle valutazioni che giocatori come Barletta, Portone, Mendil, dopo aver fatto più di 100 goal la passata stagione, sono stati messi in discussione. In queste categorie va premiato il rispetto dei giocatori che hanno dato un grande contributo alla vittoria del campionato ed alla Promozione attuale. Invece c’è stata mancanza di rispetto, mancanza di considerazione, mancanza di professionalità nei confronti di giocatori che hanno buttato sudore, lacrime e tanto impegno, come altri calciatori che hanno giocato l’anno scorso e che comunque potevano rimanere”.

Giovanni Barletta
Giovanni Barletta

I tre atleti chiariscono qual è il motivo di tale decisione: “Dal punta di vista emotivo non ci sentivamo al centro del progetto. L’allenatore ci ha messo in condizione di lasciare il progetto con delle scelte fatte prima, durante e dopo, mettendoci in una situazione di malumore. La piazza di Maddaloni deve sapere che la squadra si presenta a Maddaloni senza nemmeno un maddalonese, poiché i tre originari Filippo Ferraro, Giovanni Picozzi ed ora Giovanni Barletta, stati fatti fuori. Ci teniamo però a ringraziare la famiglia Aveta, mister Ferraro, il segretario, Sergio il magazziniere e la famiglia Pucino per la collaborazione e l’affetto nei nostri confronti”.




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