JuveCaserta, ora tocca agli americani: in stand-by Johnson e…capitan Ghiacci



Andrea GhiacciSe nella prima fase di mercato, come da pubblica dichiarazione di coach Dell’Agnello, il compito della JuveCaserta era quello di mettere a segno i primi colpi italiani, ora è arrivato il momento di riempire un po’ di spazio nell’ipotetico quintetto americano. Cinciarini, Amoroso, Giuri e Ingrosso animano le prime caselle del roster: quattro italiani che partiranno dalla panchina, i primi due con minutaggi senz’altro elevati. Ma ora, prima di chiudere la più o meno illustre lista di “panchinari”, il mirino del club deve cambiare obiettivo. Perché c’è da capire dove e come potranno essere investite le risorse economiche. Il nome più caldo e delicato rimane quello di Josh Mayo, in cabina di regia. Sotto le plance la pista Linton Johnson è la più convincente per il rapporto qualità-prezzo, ma va considerato che se così fosse la Juve ingaggerebbe un giocatore di 35 anni per lo spot di pivot titolare. In una squadra già non molto giovane, fino a questo momento.

In attesa di una risposta resta anche Andrea Ghiacci, che tornerebbe di corsa a fare il capitano nella città in cui conquistò la promozione nel giugno 2008. Caputo e Dell’Agnello devono quindi individuare le caratteristiche delle due ali. Il “numero 4” dovrà dare presenza a rimbalzo con la possibilità di allargare il gioco sull’arco, per integrarsi con Amoroso e, ipotizziamo, un centro come Johnson. Mentre l’ala piccola dovrà garantire punti. Solo così è possibile immaginare il ritorno di Ghiacci, chiamato a fare il difensore in determinati momenti della gara. Poi si farà l’ultima scelta nel pacchetto esterni. Questo, a volerlo prevedere, il possibile modus operandi della Juve a cavallo tra luglio e agosto. In un mercato in cui di operazioni facili ce ne sono davvero poche.




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