Mondragone, Supino non ha dubbi: “Lampitiello e Del Prete sono la vera anima di questa società”



Luigi Supino in compagnia di Angelo Alessio, all'epoca vice di Conte alla Juventus
Luigi Supino in compagnia di Angelo Alessio, all’epoca vice di Conte alla Juventus

Dietro la strepitosa annata del Mondragone Calcio c’è tanto lavoro duro, sia da parte dello staff tecnico e dei calciatori, che da parte dello staff dirigenziale. Riportare il calcio giocato a Mondragone non è stato facile: tutto nacque da una chiacchierata tra il neo presidente Lampitiello e il neo Direttore Generale, Fernando Del Prete, quasi esattamente un anno fa. Dopo varie chiacchierate si arrivò alla cena da cui tutto è cominciato: era il 16 maggio 2014 quando da un tavolo formato da Mino Lampitiello, Fernando Del Prete, Nino Fusco e Luigi Supino vide la luce la Us Mondragone. A raccontarci il tutto è proprio il dirigente domiziano Luigi Supino, un passato da portiere di calcio a 5 con Sinuessa Mondragone in serie B e serie C,  Cales Calvi Risorta in serie C1,  Castelvolturno in serie D,  Formia in serie C1 laziale e Minturno in serie C2 e D sempre nel lazio con un palmares di tutto rispetto: 5 campionati vinti, 2 Coppe Italia regionali e una nazionale. Il suo pensiero è chiaro e preciso: “Le vere anime di questa nuova squadra di calcio a Mondragone sono il presidente Lampitiello e Fernando Del Prete; senza di loro, oggi nella nostra città saremmo ancora spettatori senza avere una squadra che ci possa rappresentare. Questo ci tengo a metterlo in chiaro. Sono stati bravi a partorire questo progetto e successivamente a coinvolgere anche altre persone, come ad esempio me e Nino Fusco. Io sono stato al corrente della loro idea fin dal primo giorno, perciò mi ritengo uno degli artefici di questo progetto. Provo a dare una mano alla società perché vedo progettualità e soprattutto serietà nel lavoro che stiamo portando avanti”.

Progetto giovani. La compagine mondragonese è forse la squadra che ha l’età media più bassa del Girone A di Prima Categoria, ma nonostante ciò si sta facendo valere contro ogni squadra. Al momento è in piena zona playoff, cosa impensabile ad inizio campionato, quando lo scetticismo intorno ai ragazzi di mister Coppola era tanto: “L’idea è stata fin da subito quella di puntare sui giovani del posto; Mondragone è una piazza ricca di ragazzi promettenti, quindi abbiamo deciso di valorizzarli. I risultati stanno dando ragione alla società – prosegue il dirigente mondragonese – e siamo fiduciosi. Andiamo avanti giornata dopo giornata senza fare troppi calcoli. A settembre nessuno credeva in questo gruppo, ma noi sapevamo che il Direttore Generale (Fernando Del Prete, ndr) ci aveva visto giusto in questi ragazzi. Però non bisogna mai abbassare la guardia, le insidie sono sempre dietro l’angolo, quindi pensiamo già alla gara con l’Albanova”.



Passo dopo passo. Una piazza come Mondragone ha fame di calcio e potrebbe ambire ad altre categorie, la società ha progetti ambiziosi da sviluppare gradualmente: “E’ il nostro primo anno di attività, stiamo già progettando per il futuro ma le case solide vanno costruite dalle fondamenta e noi intendiamo costruire un palazzo indistruttibile. Come primo anno la società non ha chiesto sponsor esterni, il presidente Lampitiello e noi dirigenti stiamo facendo dei sacrifici per portare avanti il tutto, chi economicamente chi fattivamente, ma ne siamo fieri perché i ragazzi ci stanno ripagando in campo e fuori. Il presidente è alla prima esperienza in ambito calcistico, per cui si è affidato alla sapienza di Fernando per quanto riguarda le decisioni tecniche. Anche negli anni a venire vogliamo puntare sui calciatori locali. Sono convinto che – conclude Supino – piano piano, senza assilli e con la dovuta programmazione da rispettare, possiamo arrivare alle categorie che competono a questa piazza”.


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