Ruberto guida la colonia casertana del Suio al comando della Prima Categoria laziale



Un'esultanza collettiva del SSD Suio
Un’esultanza collettiva del SSD Suio

C’è una ‘colonia’ di casertani che sta ottenendo grossi successi in quel di Suio, località del basso Lazio appartenente al Comune di Castelforte, resa famosa dagli impianti termali che traggono origine dalle terme costruite già ai tempi dei Romani, che scoprirono le straordinarie proprietà delle acque suiane, da essi chiamate ‘aquae vescinae’. Da qualche anno il presidente Circio ha preso le redini della locale squadra di calcio che sta ottenendo grandi risultati. Nella scorsa stagione, per tentare la promozione dalla Seconda alla Prima Categoria, i dirigenti laziali si sono affidati nel mese di Dicembre, a buona parte del gruppo di calciatori e staff tecnico del Cellole, che aveva fatto molto bene nel Girone A di Promozione campana. Le scelte si sono rivelate giuste, con la promozione ottenuta a fine anno dalla compagine guidata dal sessano Carmine Quintigliano. Riconfermato gran parte del gruppo dello scorso anno, sono arrivati in questa stagione dei rinforzi di livello per tentare sin da subito la scalata alla Promozione.

Colonia casertana. Una vera e propria colonia di casertani forma il team laziale, a partire dal ds Danilo Paduano, ormai suiano di adozione, passando per il mister Carmine Quintigliano e il suo secondo Giorgio Mazza, fino ai tanti calciatori nativi della provincia di ‘Terra di Lavoro’. Nella rosa a disposizione del tecnico ex Sessana, troviamo: i cellolesi Diego Vitale, Aniello Paduano, Carlo Fusco, Francesco Fabozzi e Mario Ruberto; i caranesi Antonio Lunardo e Luigi Passaretta; i mondragonesi Giuseppe Iandico, Vincenzo Lombardi, Daniel Lombardi; il portiere di Caserta Carlo D’Auria; il nigeriano Jonathan, ormai cittadino adottivo di Aversa ed infine i sessani Mario Quintigliano, Christian Quintigliano, Michele Imparolato, Luigi Cestrone e Mario Pietosi.



Primato agguantato. Domenica scorsa c’è stato il blitz esterno a Latina sul campo dell’Agora Santa Rita, che ha permesso al Suio il sorpasso in classifica. Infatti ora la compagine del presidente Circio, comanda il Girone H con tre punti di vantaggio proprio sui rivali sconfitti domenica, sebbene quest’ultimi abbiano una partita disputata in meno. La doppietta dell’attaccante Mario Quintigliano, su assist di Ruberto e Passaretta, ha deciso il big match, al termine di una gara dominata in lungo e largo dagli ospiti che, nel finale hanno rischiato sul risultato di 1-2, di subire la beffa dopo tante palle gol sciupate; ma ci ha pensato il portiere D’Auria a blindare il risultato con una gran parata nel finale.

 

Mario Ruberto alla presentazione a Suio
Mario Ruberto alla presentazione a Suio

La ciliegina sulla torta. Dopo la promozione in Prima Categoria, il numero uno suiano non ha badato a spese con un campagna acquisti che ha portato tanti giocatori provenienti da categorie superiori alla corte di mister Quintigliano. Tra questi la ciliegina sulla torta è stato Mario Ruberto, attaccante classe ’84 che nella scorsa stagione ha vinto i playoff con la Sessana che è giunta così in Eccellenza. Fortemente voluto dal tecnico che lo aveva allenato nella prima parte della scorsa stagione a Cellole, l’attaccante sta ripagando alla grande le aspettative riposte su di lui, con una stagione straordinaria fino a questo punto. Per lui parlano i numeri: 18 gol in 18 partite lo hanno portato in testa alla classifica cannonieri del girone, a pari merito con Guillari del S.S. Cosma e Damiano.

L’approdo nella città termale. L’attaccante originario di Cellole, ha già esperienze in Prima Categoria, però tutte in Campania, prima con la maglia della squadra della sua città e poi con la Virtus Carano, con la quale vinse il campionato: “Diciamo che non ci ho messo molto a scegliere Suio quest’anno. Sono molti i motivi che mi hanno spinto a scegliere questa società: dopo aver ricevuto la chiamata dal direttore Danilo Paduano e dal mister Quintigliano, ho scelto subito di accettare sia perché già conoscevo il tecnico, sia per motivi personali che quest’anno non mi avrebbero permesso di affrontare più di tanti allenamenti in settimana, ma soprattutto perché avevo sentito che la società aveva progetti ambiziosi ed era composta da gente seria. Poi vedendo l’organizzazione che avevano ho capito subito che sarebbe stata la miglior scelta che potevo fare, Inoltre sapevo che avrei ritrovato tanti miei ex compagni. Per tutti questi motivi, la scelta è stata facile”.

Vena realizzativa. Una media gol di una rete a partita grazie alla quale sta aiutando la squadra a veleggiare in testa al girone: “Quest’anno sto trovando tanti gol, ma alla fine diciamo che quando ho giocato davanti li ho sempre fatti. Ma il merito dei miei gol va soprattutto al mister, che ci fa fare un gioco eccezionale ed ai miei compagni che riescono a mettermi sempre in posizione ottimale per andare a segno; poi giocando con continuità non è poi tanto difficile andare in rete, soprattutto perché sento di avere la fiducia di tutti”.

Un’unica famiglia. Nonostante la squadra sia formata da tanti casertani, l’ambiente li ha subito adottati: “I tifosi e la società ci hanno fatto sentire subito parte di un’unica famiglia; colgo l’occasione per ringraziare i nostri tifosi che ci sostengono sempre in tanti: nonostante il paese non sia grandissimo, domenica scorsa contro l’Agora erano in più di cento in una trasferta così lunga. Con la vittoria abbiamo dato una risposta a molti; siamo andati là ed abbiamo fatto, a mio avviso, un calcio fantastico. Poi sentirsi dire a fine partita, dalla nostra diretta concorrente, che meritiamo il primo posto la dice tutta. Ora siamo davanti e ce la metteremo tutta per rimanerci. Infine un plauso lo voglio fare alla società che cura tutto nei minimi dettagli e ci ha portato in ritiro sabato sera, alla vigilia di una partita così importante. In futuro se il Suio vorrà tenermi non penso che sarà difficile che io possa restare qui perché c’è tutto per fare calcio nel migliore dei modi. Ringrazio pubblicamente tutta la società, composta da tutti amici a partire dal presidente Circio, a Simeone, ai dirigenti che da una vita fanno calcio come Vittorio Ciorra e Federico Paliotta, al ds Danilo Paduano , e ai dirigenti Falso, Veglia, Ciorra, Mancino e Mancio. Infine non posso dimenticare coloro che come calciatori fanno parte da sempre del Suio: il capitano Federico Circio, Pieroncino, Ragonese e Forte, tutti ragazzi del posto, persone eccezionali che ci hanno accolto alla grande nella loro famiglia”.

Un pensiero alla Sessana. Non poteva mancare un suo commento sul campionato che sta disputando in Eccellenza la sua ex squadra, la Sessana targata Riccardo Ricciardi: “Faccio in primis i miei complimenti al mister Ricciardi per il campionato che sta facendo, perché stare secondi dietro la Turris è già un’impresa. Certo per come si era messo il campionato magari c’è un po’ di rammarico, ma a mio modo di vedere, i miei ex compagni stanno facendo delle cose eccezionali. Sessa Aurunca per ciò che ha dimostrato con questa società, squadra e soprattutto tifosi, merita la Serie D. Io spero che possa vincere il campionato, lo auguro a tutti, dal presidente Vrola al magazziniere Sansone, perché – conclude l’attaccante casertano – sarebbe fantastico assistere nella nostra zona ad una partita della Sessana in Serie D”.


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