Juve, adesso la retrocessione fa paura



Uno degli striscioni esposti al Palamaggiò contro Varese (foto Filauro)
Uno degli striscioni esposti al Palamaggiò contro Varese (foto Filauro)

Ancora una volta ad un passo dal baratro. La Juve esce battuta da Cremona non senza rammarico vista la prova più che dignitosa ma sono le vittorie pesantissime di Capo d’Orlando a Avellino e di Pesaro a Roma a complicare i piani della banda di Esposito. Nel giorno del suo compleanno, ‘El Diablo’ incassa un ceffone veramente pesante: ora la salvezza dista cinque punti (meglio dire tre partite) ed il margine di recupero è sempre più risicato. Non si demoralizza il patron Lello Iavazzi che, subito dopo la sconfitta al Ca’ de Somenzi, ha dichiarato: “Ce la siamo giocata alla pari e non meritavamo la sconfitta. Sto rientrando da Cremona, dove ero venuto per stare vicino alla squadra che, più che mai, ha bisogno del sostegno di tutti. Sappiamo bene che adesso è ancora più dura, ma non è impossibile e finché la matematica non ci condannerà dovremo crederci. Restiamo uniti e pensiamo a vincere contro Capo d’Orlando”.
Una nuova chiamata alle armi: quella di domenica sera sembra veramente l’ultima, ultimissima, spiaggia per salvare una stagione balorda dove è successo di tutto. Dove un punto di penalizzazione per un errore societario rischia di mandare tutto a monte. Il fantasma della LegaDue fa paura.




error: Content is protected !!
P