Casertana-Lecce, le pagelle: Cissè è il centravanti, molto bene Tito



Grande prova per Fabio Tito
Grande prova per Fabio Tito

I falchetti riescono a battere il Lecce ed a restare agganciato al treno play off. A decidere il match è Karamoko Cissè, il migliore della sfida. Di seguito i voti dei rossoblù.

FUMAGALLI 6 – È lui a salvare la squadra, in un paio di occasioni, durante i primi 10 minuti di totale sbandamento. Gran riflesso nel secondo tempo su Sacilotto.



IDDA 6,5 – Torna a destra che non è il suo ruolo ma fa una gara di buono sacrificio e abnegazione.

RAINONE 6 – Dopo un inizio difficile si scioglie e riesce a tenere testa a Moscardelli. In troppe occasioni non si libera subito del pallone, difetto da eliminare. Ma è la prima, qualcosa glielo si può perdonare.

MATTERA 6 – Anche lui non ha un grande impatto col match e sbaglia un paio di palloni in uscita. Poi si riprende.

TITO 6,5 – Ora che tornerà Bianco sarà dura per Campilongo rinunciare all’ex Ischia. È un martello a sinistra, il migliore della retroguardia.

MARANO 6 – Corre e mette al servizio della squadra i suoi due enormi polmoni ma restiamo dell’idea che lo si apprezza di più in una mediana a due.

RAJCIC 6,5 – Sistematico pressing del Lecce quando entra in possesso di palla. Per questo non può esprimersi al massimo. Grandiosa la pennellata che ha consentito il vantaggio dei Falchetti: vale mezzo voto in più!

DE MARCO 6 – Prezioso tatticamente: è lui che permette a Campilongo di passare dal 4-3-3 al 4-2-3-1, e viceversa. Fa un gran lavoro oscuro.

DIAKITÈ 5 – Viene schierato a destra del tridente offensivo ma non entra mai nel vivo del gioco. Altra gara anonima, esce per una noia muscolare (dal 44′ pt).

CUNZI 6 – Ha un buon impatto con il match è finalmente si rivede la sua grinta e le sue giocate).

CISSÈ 7 – Chi scrive lo ha sempre rimpianto quando in aria di rigore avversaria nessuno s’avventava per far gol. Realizza una rete da prima punta pura, ed è ciò che serve. Nel frattempo fa un buon lavoro a 360 gradi (dal 37′ st. RICCIARDO – sv.)

MANCINO 6 – La sufficienza è meritata perché ogni volta che prende palla riesce ad accendere la gara. Tecnica sopraffine, si nasconde qualche volta di troppo (dal 29′ st. AGODIRIN 6 – Esordio stagionale, muscoli ancora da oliare ma la sua qualità è un bene prezioso che, finalmente, torna a disposizione della squadra).


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