Juve, le strategie del nuovo presidente Nicola Cecere



Nicola Cecere
Nicola Cecere

Si chiama Nicola Cecere, ha 42 anni, è un promotore finanziario ed è il nuovo presidente della JuveCaserta. Appassionato di sport, si è laureato in economia aziendale e vanta un curriculum di tutto rispetto, arricchito negli anni dall’iscrizione al registro “intermediari assicurativi e finanziari” e da una serie di abilitazioni conquistate in giro per l’Italia. Nato e cresciuto a Caserta, è stato scelto dal patron Iavazzi per adempiere specifiche funzioni: fino al 30 giugno, quando scadrà il mandato, dovrà badare lui alle casse finanziarie del club di Pezza delle Noci: «Ho avuto mandato dall’azionista di maggioranza Iavazzi di fare una gestione oculata e cristallina. Non sprecheremo nemmeno un euro – ha garantito Cecere –, tutti gli impegni presi da oggi in poi verranno rispettati alle scadenze prefissate, come verranno rispettati tutti gli impegni ed i debiti presi dalla società e presenti sui libri contabili alla data del passaggio di consegne. Cosa accadrà dopo il 30 giugno? Garantisco solo che lasceremo una situazione migliore di quella che troverò». Ha le idee chiare Nicola Cecere, che dovrà avere a che fare con le banche e curare i rapporti con le istituzioni. Non è nuovo, comunque, alle vicende societarie bianconere. Nella primavera del 2013 infatti partecipò al CdA che, dopo l’uragano Galimberti, vide come presidente lo stesso Iavazzi, al fianco di Nicola Barletta ed, appunto, Nicola Cecere: «Facevo da spalla a Iavazzi, mi fu chiesto da lui perché collaboriamo insieme da anni e credo che sia una persona che merita tutti gli aiuti possibili». Cecere parla anche della sua Pasta Reggia: «Ho sempre pensato che questa squadra avesse grandi potenzialità, nel senso che indivualmente si tratta di buoni giocatori. Domenica però ho notato per la prima volta che ci hanno messo il cuore, che hanno lottato per la maglia, basti vedere cosa ha fatto Michelori. Mi è piaciuto anche Domercant, che ha trascinato la squadra nel momento più importante. A differenza di Young, che non è mai riuscito a far vincere la squadra». E’ proprio Domercant uno dei suoi pupilli: «Ricordo un suo tiro sbagliato, domenica, ed Esposito che si è avvicinato a lui per dirgli qualcosa. Domercant ha dimostrato tutta la sua umiltà perché ha detto al coach di aver capito e gli ha dato una pacca sulla spalla». Dal 2006 Cecere collabora con il patronato Caf Acai. Persona di fiducia di Lello Iavazzi, dunque, ed appassionato di tennis: «Sì, lo pratico e mi piace vederlo, partecipo attivamente in un circolo tennistico di Capodrise, ma l’amore per il basket è sempre più forte».




error: Content is protected !!
P