Da salvatore a traditore, quell’etichetta ingiusta che Savoia non merita dai tifosi del Gladiator



Massimo Savoia
Massimo Savoia

Il suo trasferimento dagli uffici del Gladiator a quelli dell’Atletico Vesuvio Herculaneum ha sorpreso i tanti addetti ai lavori che da anni seguono le sue affermazioni dal punto di vista burocratico. Secondo i bene informati, Massimo Savoia avrebbe deciso di abbandonare il club neroazzurro per divergenze con lo staff dirigenziale, di cui sembrerebbe non condivide il modo di fare. Una sensazione strana, considerando che proprio lui ha voluto a tutti i costi l’ingresso in società della famiglia Ongari. Nelle prossime ore pubblicheremo un’intervista rilasciata dall’oramai nuovo segretario generale del team ercolanese, prima di ciò però ci preme fare luce su quali sono i successi dell’esperto di burocrazia sportiva ottenuti in favore del Gladiator.

Trionfi burocratici. In un anno e mezzo di legame con il club della città dell’Anfiteatro, Massimo Savoia ha collezionato sette punti ed ha consentito il passaggio del turno anticipato ai danni del San Marco Trotti, nei sedicesimi di finale della Coppa Italia 2014/2015. Trionfi che gli hanno permesso di essere lusingato da molti, tanto da essere soprannominato il “Re dei ricorsi”, considerando anche il cognome regale. Lo scorso anno due ricorsi hanno ribaltato a tavolino il pareggio contro il San Severo (1-1) e la sconfitta a Francavilla sul Sinni (1-0), a causa delle posizioni irregolari di Giuseppe Cesareo ed Armando Ricciardi. In questa stagione, invece, Savoia ha prima estromesso di fatto il San Marco Trotti dalla Coppa Italia, trasformando il 5-2 subito sul campo in uno 0-3 a tavolino che ha sancito la qualificazione anticipata agli ottavi della competizione tricolore, scovando l’irregolarità di Carmelo Prisco che era stato squalificato un anno prima con la maglia della Virtus Volla. Poi appena quattro giorni dopo ha tramutato in tre punti il pari per 2-2 contro la Puteolana 1909, per la posizione irregolare di Giovanni Gritti. In altre due circostanze invece i reclami non sono stati accolti, nel caso di Alessandro Caridi del Real Metapontino ed Antonio Greco della Sibilla Soccer.



La salvezza in estate del Gladiator. A dispetto dell’importanza dei punti ottenuti a tavolino, la tifoseria sammaritana non può e non deve dimenticare quanto di buono fatto da Savoia in estate. Dopo la pessima gestione Vito che aveva rovinato la scorsa stagione e di fatto provocato la retrocessione in Eccellenza, Massimo Savoia è stato l’unico che ha preso a cuore le sorti del Gladiator ed ha evitato che una società gloriosa, nella ricorrenza del proprio novantennio, fallisse definitivamente. Ad appena pochi giorni dalla scadenza dell’iscrizione in D, egli ha sfilato la carica di commissario straordinario da Francesco Stellato ed ha insistito in tutti i modi nel presentare la domanda di riammissione. Purtroppo però i delegati della Lega Nazionale Dilettanti gli hanno anticipato che, vista la situazione debitoria in cui versava il club sammaritano, il ripescaggio non sarebbe mai stato accolto. Da qui la ripartenza dall’Eccellenza, l’iscrizione presso il Comitato Regionale Campano che è avvenuta solo dopo aver adempiuto al pagamento delle vertenze, risalenti alla vecchia gestione Nuvla San Felice, nei confronti di Carlo Temponi e Rosario Gaglione. Un esempio a caso dell’amore che Savoia prova il Gladiator. A giugno, per evitare l’estromissione del Gladiator dalla griglia di partenza dell’Eccellenza, l’ex segretario sammaritano si è dovuto sorbire un viaggio extra-regionale da Caserta a Bisceglie, al fine di raggiungere il luogo di ritiro del club di Temponi, affidandogli la cifra di 5.000 euro in assegno e ponendo la parola fine alla sua vertenza. Temponi come Gaglione, ma ci sono tanti altri casi.

L’opera di persuasione della famiglia Ongari. Savoia, un umile impiegato del super indebitato Comune di Caserta, si è accollato una spesa ed un onere del genere per quale motivo? Per amore del Gladiator, lavorando con l’unico obiettivo di garantire un futuro alla creatura per cui ha sempre provato una grande passione. Dopo una stagione estiva di tira e molla, quindi ha persuaso la famiglia Ongari ad entrare in società. Ongari che hanno dato nuovo ossigeno al Gladiator e che hanno contribuito in maniera evidente alla composizione di una rosa dignitosa che attualmente stanzia a metà classifica grazie ai loro sforzi economici.

Le contestazioni ingiuste. Eppure tanti di questi fatti, che noi di SportCasertano.it abbiamo trattato accuratamente, sono stati dimenticati dai tifosi sammaritani che nei circoli e sui forum si sono dimenati con commenti di disprezzo nei confronti di una persona che ha sì lasciato in malo modo, ma se ha fatto una scelta del genere un motivo ci sarà?! Nessuno in estate si sarebbe degnato di salvare il Gladiator, oramai era già pronta la ripartenza dalla Prima Categoria come si vociferava in città da tempo. Invece Massimo Savoia è stato l’unico a muoversi per evitare che il nome di una società blasonata fosse gettata ancora nel fango. Ma a quanto pare la gente a Santa Maria Capua Vetere dimentica subito ed infligge l’etichetta di traditore anche a chi non lo merita per niente.


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