Gladiator, il permesso per il Piccirillo arriva ma che paradosso!



Lo Stadio Mario Piccirillo
Lo Stadio Mario Piccirillo

Mancano sette giorni al debutto in campionato del Gladiator. L’incontro, valevole per la prima giornata del girone A di Eccellenza 2014-2015, mette di fronte i neroazzurri al Quarto, club affidato da meno di un mese all’indimenticato ex calciatore ed allenatore neroazzurro Marco Mazziotti. Dopo il pareggio di Benevento contro lo Sporting Guardia, il tecnico Giovanni Galdo ha indetto due giorni di riposo ed ha dato l’appuntamento a domani, martedì 9 settembre, al Piccirillo. Dovrebbe essere presente anche Nunzio Majella che è stato intravisto nell’impianto di via Martiri del Dissenso nella seduta di venerdì scorso ed è ancora in trattativa con i duumviri Giuseppe Bruscolotti ed Antonio Carannante. Domani potrebbe avvenire l’incontro decisivo per trovare l’intesa economica e quindi sugellare con la firma un matrimonio che i tifosi sammaritani non vedono l’ora di toccare con mano.

Questione Piccirillo. In attesa che la società neroazzurra regali al proprio allenatore il bomber capace di finalizzare le occasioni da rete (la cui assenza si è vista tutta sabato al “Meomartini”, con alcuni errori sotto porta di cui Majella non si sarebbe reso protagonista molto probabilmente), una buona notizia arriva dal Comune di Santa Maria Capua Vetere. Finalmente dopo un’estate piena di ritardi e d’ostruzione verso l’ex presidente Massimo Savoia, la nuova società ha ricevuto l’autorizzazione a disporre del “Mario Piccirillo” per le gare interne e gli allenamenti per l’intera stagione 2014-2015. Giusto in tempo per l’esordio casalingo di domenica contro il Quarto. Per il momento non sono previsti canoni per la fruizione del Piccirillo, ma non bisogna parlare in termini assolutisti, poiché il discorso non è stato chiarito del tutto da nessuna delle due parti, né a parole che su carta. Il permesso è giunto dopo che i nuovi vertici dirigenziali, il presidente Ciro Ongari ed il fratello Giuseppe, Giuseppe Bruscolotti ed Antonio Carannante, si sono recati a Palazzo Lucarelli al fine di conoscere il sindaco Biagio Maria Di Muro. In quell’incontro, datato 28 agosto, si sono poste le basi per quello che può essere considerato tranquillamente un “quieto vivere”. Durante la scorsa settimana l’autorizzazione è stata presa in consegna da Amedeo Liccardo, che subito l’ha inoltrata al segretario Massimo Savoia, il quale finalmente trova risposta di quella prima di tre richieste di disponibilità che fu consegnata agli uffici comunali lo scorso 18 giugno 2014.



Perché snobbare Savoia? E qui è necessario fare luce su un altro argomento che merita maggiore attenzione. Non si riesce a capire poiché l’azione lecita di Savoia sia stata snobbata per circa tre mesi. Anzi induce a fare una riflessione: se Savoia non avesse ceduto la poltrona principale alla famiglia Ongari, sarebbe mai riuscito ad ottenere la licenza? Sono domande a cui difficilmente seguirà una risposta, però non è giusto assistere alla disponibilità perpetuata dagli amministratori sammaritani in favore del nuovo staff, mentre Savoia non è stato degnato neanche di un colloquio. Ebbene sì, Savoia persona sincera e trasparente non è stata mai presa in considerazione per un eventuale incontro, mentre Enzo Vito fu presentato in pompa magna da Di Muro e furono scomodati gli uffici comunali per la conferenza stampa d’esordio. Che ci sia qualcuno dietro questo comportamento? Che dire, paradossi del mondo del calcio e della politica locale che possono accadere solo a Santa Maria Capua Vetere.


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