Moretti elogia: “La stagione più bella dell’Intercasertana”



Vincenzo Moretti, allenatore degli Esordienti dell'Intercasertana
Vincenzo Moretti, allenatore degli Esordienti dell’Intercasertana

Con la cena tenuta in un noto ristorante di Terra di Lavoro, l’Intercasertana ha posto fine all’interminabile stagione agonistica. Con discorsi sintetici ma di un certo impatto, il presidente Edoardo Scalera ed il vicepresidente Marco Pisano hanno salutato tutti i protagonisti dell’annata appena terminata. Il discorso è poi passato nelle mani del responsabile dell’area tecnica Vincenzo Moretti che si è complimentato non solo con lo staff dirigenziale e con gli allenatori, ma soprattutto anche con i genitori ed i ragazzi che hanno dato una grossa mano, affinchè tutto sia filato liscio nei dieci mesi di attività. Confermati in blocco tutti gli allenatori, a cui si va ad aggiungere Valerio Nistri che entra a parco dello spumeggiante staff tecnico.

A fine serata, dopo una bella scorpacciata di pizze, l’ex calciatore di Avellino e Genoa Vincenzo Moretti, tra l’altro allenatore degli Esordienti 2001, si è espresso sugli argomenti più caldi del finale di stagione, a partire dal Memorial Gianni Scalera alla vittoria del campionato OTADS De Crescenzo, senza dimenticare nulla di una stagione che è terminata in crescendo.



Vincenzo, vincere la finale della categoria 2001 contro il Napoli nel Memorial dedicato a Gianni Scalera, sarebbe stata  la ciliegina sulla torta di una stagione importante?

Vincere sarebbe stato il degno finale, come diceva il vecchio Mourinho, dell’annata perfetta. A prescindere dal risultato, da sportivo, bisogna dare merito al Napoili che è stato nettamente superiore sul campo. Resta un po’ di rammarico per la partita, poiché siamo andati sotto dopo pochissimi minuti. I ragazzi hanno accusato il colpo ma comunque va dato il merio a questi ragazzi. Sono orgoglioso di loro, abbiamo raggiunto un traguardo che nessuno si aspettava sarebbero riusciti ad assicurarsi: vincere il campionato regionale Otads De Crescenzo. Avremmo voluto onorare il Memorial, in virtù della causa per Gianni, una vittoria che avrebbe avuto un sapore diverso.

Gli Esordienti dell'Intercasertana al Pinto
Gli Esordienti dell’Intercasertana al Pinto

In qualità di allenatore dei 2001, quali sono le differenza che hai riscontrato tra le due gare disputate contro il Napoli: la sconfitta per 5-1 nella finale ed il pareggio nel girone di qualificazione, quando in diversi occasioni avete rischiato di portare a casa l’intera posta in palio.

La differenza è stata un solo fattore: il campo. Ad inizio partita, parlando con i ragazzi che mi chiedevano se ce la potevamo fare, ho intimato di stare attenti alle misure. Sono convinto che se ce la fossimo giocati su un manto in erba sintetica, non avremmo perso. Non voglio peccare di presunzione ma sul sintetico potevano vincere ma non con un passivo così pesante. Questo è stato dimostrato al Talamonti, quando su un campo con dimensioni più ristrette, il Napoli ci ha messo meno in difficoltà. Anzi noi ad un certo punto sembravamo il Napoli. In un campo con delle dimensioni del genere, come il Pinto, e contro una squadra costruita con tutti ragazzi selezionati era difficile fare meglio. Cito il centravanti degli azzurri che in questa categoria non centra nulla: ha tutt’un altro passo ed un’altra fisicità. Però ripeto, ci hanno condannato degli episodi. La partita è stata sbloccata troppo presto. Il nome Napoli sulla maglia ci ha portato ad affrontare la gara con meno tranquillità.

Il 1° giugno gli Esordienti 2001 si sono laureati campioni regionali OTADS. Quando hai preso il gruppo a settembre, ti saresti mai aspettato di conquistare un traguardo così prestigioso?

No, magari mi aspettavo di fare bene. Ovviamente vincere era un traguardo lontanissimo, ma mettendo mattoncino su mattoncino, siamo arrivati alla finale contro il Real Carinaro (la stessa che ha perso ai rigori la semifinale del Memorial contro il Napoli). La cosa bella è che nessuno, all’interno della società, credeva nel trionfo finale. Io ho creduto in questo exploit, eseguito dai ragazzi che mi hanno seguito bene durante l’anno. I meriti vanno dato ai ragazzi, alle persone che hanno creduto in questi ragazzi. Io sono stato il primo, con la stessa grinta e passione che mi ha contraddistingueva quando giocavo. Sono dell’opinione che, quando si va in campo con la sfrontatezza di chi sa di avere qualcosa in più, senza presunzione con il dovuto rispetto, la partita sia in tasca. Infatti siamo arrivati alla finale ed abbiamo dimostrato la nostra superiorità contro il Real Carinaro. Seppur siamo arrivati ai rigori, credo che la vittoria l’avremmo meritata anche nei tempi regolamenti

Vincenzo Moretti e Massimiliano Fusco
Vincenzo Moretti e Massimiliano Fusco

In qualità di responsabile tecnico dell’Intercasertana, qual è il bilancio delle varie categorie nel Memorial Gianni Scalera.

Io credo che, vista la qualità del Memorial, noi come scuola calcio di Caserta abbiamo raggiunto un traguardo strepitoso nel portare in semifinale, cinque gruppi su sette, vincere con un gruppo su tre finaliste. E’ frutto di un intero anno di lavoro e colgo l’occasione per ringraziare i collaboratori, i quali si sono dimostrati professionisti dall’inizio alla fine. Abbiamo anche sfatato l’incantesimo dei 2003 che hanno gioito, dopo aver perso ai rigori diverse finali. Bravi anche i 2006-2007 che non sono arrivati in semifinale ma si sono divertiti. Grazie ad un intero team, che sta lavorando da settembre e, mese dopo mese, ha inserito in cascina tutto ciò che di positivo si poteva mettere. Da quando faccio parte della famiglia, credo sia stato l’anno più bello che l’Intercasertana abbia fatto, considerando gli obiettivi ed i traguardi che abbiamo raggiunto.

Infine, la domanda finale non può che riguardare Gianni, la stella dell’Intercasertana.

Sotto questo aspetto partiamo con un handicap. Noi ci teniamo a vincere questo torneo, in virtù della causa Gianni. Negli occhi di tutti i nostri campioncini ho notato che hanno a cuore Gianni. Non è un semplice torneo, è il coronamento di un anno intero di lavoro. Andiamo in campo con una doppia responsabilità, un doppio peso: per noi vincere significa vincere per Gianni.

DOMENICO VASTANTE

UFFICIO STAMPA ASD INTERCASERTANA


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