Corvino a 360° sull’allenatore, questione Pinto e settore giovanile



Pasquale Corvino
Pasquale Corvino

Davanti ad un centinaio di fedelissimi sostenitori della Casertana, Pasquale Corvino ha vestito i panni del padrone di casa, ospitando i giornalisti delle varie testate presso la sala stampa dell’Alberto Pinto ed augurando loro un caloroso benvenuto. L’appuntamento è il primo della stagione 2014-2014, che apre i battenti un mese prima del regolare decorso del tempo. Infatti ad oggi, 3 giugno 2014, siamo ancora all’interno dell’annata 2013-2014, ma il club rossoblù non ha tempo da perdere e sta bruciando le tappe, in merito all’allestimento dell’organico che l’anno prossimo scenderà in campo nella esordiente Lega Pro Unica. L’acquisto di Danilo Alessandro e Giuseppe Mattera, insieme a quello di Ivan Rajcic, e il rinnovo del contratto di Nicola Mancino sono le basi di un progetto che non vuole fare la comparsa nella terza serie del calcio italiano, e che anzi vuole recitare un ruolo da protagonista in un raggruppamento che si presume sia avvincente con i tanti i derby che allieteranno i prossimi nove mesi.

Il passato non va dimenticato. Pasquale Corvino, azionista della Casertana, esordisce richiamando alla mente quali anguste preoccupazioni barcamenavano nella testa dei supporters rossoblù, appena trecentosessantacinque giorni fa: “Do il benvenuto a tutti coloro che sono presenti al Pinto: alla stampa ed ai tifosi che sono sempre stati numerosi per assistere alle imprese della Casertana e che sono sempre stati vicino alle vicende del nostro club. Mi preme aprire una piccola parentesi a riguardo dell’anno concluso. Ora siamo tutti contenti della Lega Pro ma, se rammentiamo cosa avveniva in questi giorni appena un anno fa, quando non sapevamo neanche se ci fossimo iscritti in Serie D, credo che ora abbiamo fatto un bel passo in avanti”.



La querelle Pinto. Il discorso del dirigente casertano si sposta sulla questione stadio, da qualche giorno sbloccata con un protocollo d’intesa, che permetterà al Pinto di subire quei lavori di ammodernamento utili ad ottenere l’autorizzazione per la visione, da parte dei tifosi, delle gare interne: “Non dobbiamo dimenticare che l’amministrazione comunale ha appena risolto l’agognata querelle Pinto. Tale decisione comune richiederà un investimento importante per il nostro sodalizio che si assume tale responsabilità, in maniera tale da ottenere tranquillità per il futuro. Ciò dimostra con quanto impegno ed affetto la dirigenza con a capo il presidente Lombardi, ha intenzione di portare avanti il calcio in città”.

Corvino con i tre calciatori
Corvino con i tre calciatori

L’organico. Si passa poi alla questione organico: “Dopo 21 anni ci apprestiamo a ritornare nella vecchia C1. Non sarà una squadra che cercherà di ammazzare il campionato. Le cose devono andare con calma. Non dimentichiamoci che fino a qualche anno fa tutti i tifosi dicevano “anche una C2 andrebbe bene”. Ora siamo nella Lega Pro Unica e la gente ci deve dare il tempo di muoverci con tranquillità”. Acquisti e rinnovi che possono attutire il rientro della Casertana su un palcoscenico così tanto ambito: “Le firme di Alessandro, Mattera e Rjacic ed il prolungamento del contratto di Mancino sono notizie dal peso particolare. E’ segno che la Casertana è un luogo di convenienza, dove tutti possono venire a sbarcare per fare i propri comodi. No. La Casertana è un’isola felice dove giungono atleti che vogliono crescere e costruire qualcosa di importante per la città. Nei prossimi gironi il direttore generale Pannone opererà i nuovi acquisti, d’intento con il presidente Lombardi ed il direttore sportivo Accardi. Il mio più sentito grazie va al presidente Lombardi, una delle persone a cui questa città deve molto”.

L’allenatore ed il settore giovanile. Infine Corvino, punzecchiato dai cronisti sul nome del nuovo allenatore, glissa: “E’ nostra intenzione iniziare un percorso con più calma, solidificando la nostra società. Vogliamo scegliere un allenatore con calma. Sicuramente sarà una giovane, una persona valida che sia in grado di costruire qualcosa di importante, così come hanno fatto i calciatori. Bisogna fare una scelta ponderata, poiché crediamo che le trattative rispetto all’anno scorso debbano essere intavolate con maggior intelligenza. Il ruolo dell’allenatore rientra nel progetto e stiamo aspettando la fine di tutti i campionati, per valutare per bene tutte le ipotesi che abbiamo davanti agli occhi. Per questo motivo siamo partiti con i piedi di piombo, ma in attesa che venga scelta la persona adatta” – infine prosegue l’azionista del club rossoblù – “ci stiamo prodigando per potenziare il settore giovanile. Dobbiamo organizzare molto meglio, anche perché sono stanco di vedere affiliazioni con club di altre regioni. Sarò contento quanto vedrò campeggiare nelle scuole calcio locali la scritta: affiliata con la Casertana”. Un appello che fa molti proseliti tra i sostenitori dei falchetti e che leva un forte applauso di chiusura del suo discorso.


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