Non ci siamo ancora. Si è svolto stamane a San Clemente il secondo sopralluogo sul diamante di baseball. L’ingegnere della Federazione Italiana Baseball e Softball Ezio Della Nebbia ha momentaneamente bocciato l’impianto casertano negando l’omologazione per gli incontri del campionato di serie B di baseball. Al momento, dunque, i Falchi Caserta continuano ad avere un futuro incerto. Almeno fino a fine mese quando avverrà un’altra ispezione, questa volta definitiva. Presenti, oltre a Della Nebbia, anche il Presidente dei neroarancio Mimmo Rotili, il dirigente Ettore Rossetti e Michele Tarabuso, gestore della struttura. Assente l’Amministrazione comunale che aveva assicurato la propria partecipazione. “Passi avanti sono stati fatti – ha detto a fine mattinata Della Nebbia – ma per ora gli standard minimi sono lontani. Bisogna ripristinare la terra rossa, rullare il campo, sistemare le reti di protezione in alcuni punti, impermeabilizzare la copertura dello stadio e rendere agibili gli spogliatoi. La Federazione sta facendo il possibile per venire incontro alle esigenze sia dei Falchi che del gestore di questa struttura che fino a pochi anni fa era invidiata da tanti. Francamente però di più non possiamo fare se non incontrarci l’ultima settimana di maggio sperando di poter dare l’ok definitivo”. Fiducioso è apparso lo stesso Tarabuso: “Stiamo provvedendo a tutte le richieste della Federazione, ovviamente servono tempi tecnici per sistemare un campo del genere. Per quanto ci riguarda stiamo ragionando in proiezione futura. Abbiamo l’opportunità di usufruire di due impianti funzionali dando così vita ad una scuola di baseball e softball. Perciò c’è grande attenzione in quello che facciamo e vedrete che alla fine qui si potrà regolarmente disputare il campionato di serie B”. A questo punto l’ultima parola spetta al team casertano. Gli allenamenti si stanno svolgendo a singhiozzo (al momento non c’è luce né acqua), bisogna acquistare il materiale e organizzare la squadra. Senza dimenticare che il torneo è già iniziato da oltre un mese e sono già tre gli incontri rinviati. Entro la prossima settimana la decisione definitiva sul da farsi.