Il Centro inizia il sogno promozione



La formazione del Centro Diana Basket (Foto Vastano)
La formazione del Centro Diana Basket (Foto Vastano)

Arriva un giorno in cui mito e leggenda si mescolano, in cui si guarda con un po’ di nostalgia alle pagine ingiallite del passato ma si ha la consapevolezza di poter essere protagonisti in quelle del futuro. Che il Centro Diana potesse arrivare alla semifinale playoff che vale la A2 era francamente impronosticabile, sia per il brutto avvio di stagione, sia per la caratura di grandi avversari. Veder cadere squadre come Sassari, Athena, Latina sotto i colpi della truppa di coach Vinciguerra ha regalato a questo gruppo un sogno, quello di giocare un “win or go home match” senza nulla da perdere. L’avversario è uno di quello tosti, che ha avuto una stagione tribolata tra infortuni e partite tirate: Minerale Puro Roma, o se preferite Pomezia, ha storia, tradizione, e un altissimo tasso di esperienza, con un quintetto che ha un’età media superiore ai 37 anni. Playmaker e punto di riferimento delle giocate è Francesca Di Battista, mortifera col tiro dalla lunga distanza, che condivide questa maglia da tanto tempo con il go to guy designato Granieri-Fiorini, giocatrice che viaggia a quasi 20 punti a serata e che nonostante l’età anagrafica continua a dare lezioni di pallacanestro. A disposizione di coach Diotallevi ci sono poi tante altre giocatrici davvero importanti, come Valentina Petrassi, una vita in A2 con la maglia di Siena, Giorgia Bertocchi, che porta legna e carisma in difesa, nonchè il pivot Giulia Arimattei, cresciuta nel vivaio e che può sfruttare parecchie doti sia da situazioni di post che di taglio. Se però si pensa che sia finita alle giocatrici di esperienza (tra cui anche la rientrante Montanucci), ci si sbaglia di grosso: dalla panchin escono due dei migliori prospetti classe 97′ a livello nazionale nel pacchetto lunghe, con Lucrezia Costa e Giulia Ciavarella che si aggiungono a Queen Nnodi Ezine a formare un terzetto che può spostare e non poco gli equilibri della contesa. La squadra di coach Vinciguerra non si recherà in terra laziale per essere la vittima sacrificale, ma anzi proverà a fare l’impresa, senza aver nulla da perdere e mettendola sul piano di una difesa aggressiva e di lettura e un attacco che dovrà essere fresco, veloce e fatto di imprevedibilità. Solo così potrà essere messo quel granello di sabbia negli ingranaggi delle romane per provare a scrivere qualcosa di imprevedibile. Subire dei falli e provare a coinvolgere maggiormente la panchina delle laziali può e deve essere un fattore, anche perchè poi non ci sarà troppo tempo per pensare visto che si giocherà subito il return match di giovedì santo, quando indipendentemente da tutto, sarà tributato il giusto applauso alla squadra e al suo staff per qualcosa davvero di incredibile. Appuntamento al PAMPHILI VILLAGE di Via di Vigna Girelli, palla a due ore 18, per un match da vivere fino in fondo.




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