Quel diamante non brilla più, la rabbia di Rotili: “Stanno facendo morire il baseball a Caserta”



Una veduta dell'impianto di San Clemente
Una veduta dell’impianto di San Clemente

Il diamante di San Clemente non brilla più. Quello che negli anni novanta era considerato uno dei migliori impianti di tutto il movimento di baseball, è abbandonato a se stesso. Erba alta, le mura di cinta crollate, altre piene di crepe con il rischio di franare da un momento all’altro. Alberi divelti e rami spezzati ovunque. Per non parlare di cumuli di immondizia depositati selvaggiamente all’interno della struttura. Un quadro agghiacciante che lascia senza parole. Tutto documentato da un reportage fotografico che denuncia i responsabili di un tale scempio. Addolorato e pieno di rabbia, il presidente dei Falchi Caserta Mimmo Rotili, non usa mezzi termini per definire vergognosa l’intera vicenda. «Da luglio 2012 – racconta – il presidente del Caserta Softball Michele Tarabuso ha avuto dal Comune di Caserta la gestione decennale dell’impianto. Da quel momento in poi non ha provveduto a mantenere gli impegni presi. Attualmente non c’è la corrente, manca l’allacciamento dell’acqua, c’è erbaccia in mezzo al campo che va urgentemente rullato. Siamo impossibilitati ad allenarci e il prossimo 27 aprile scatterà il campionato. Ho provato a contattare in ogni modo Tarabuso e mi sono anche rivolto all’Amministrazione comunale per sbloccare questa situazione. Al momento nessuna risposta. Abbiamo già dovuto rinunciare alla Coppa Italia prevista per domenica  contro la Roma, ma di questo passo saremo costretti a cessare l’intera attività». Anche in Federazione attendono sviluppi: «Il presidente Fraccari – continua Rotili – sta dimostrando grande vicinanza e ha preso a cuore il problema. Siamo la realtà più importante del centro sud e con lui avevamo in programma di sviluppare un progetto giovanile facendo diventare la struttura un punto di riferimento per il meridione con una vera e propria accademia per il baseball. Avevo anche trovato sponsor importanti interessati a riportare Caserta in serie A. Sono pronti ad investire così come noi non vediamo l’ora di poterci allenare. Attenderemo fino a lunedì quando è prevista la consegna del campo, poi prenderemo drastiche decisioni. Un paio di giorni dopo arriverà da Roma una commissione che dovrà dare l’ok per la partecipazione alla serie B». Con lo spettro della rinuncia che volteggia in Via Galatina, Rotili avverte: «Se ci costringeranno a non partecipare al campionato facendo fallire il rilancio di questo sport, denuncerò tutti alla Procura della Repubblica. In primis il Comune di Caserta che comunque nella persona nell’Assessore Stefano Mariano. Chiederò danni di immagine e materiali. La Federazione ha congelato il girone H (con Paternò, Alghero, Viterbo e due squadre romane: ndr) in attesa di chiarire la nostra posizione. Ma non aspetteranno in eterno. Entro la prossima settimana dovremo dare una risposta. In fin dei conti non si tratta di rifare la struttura: con pochi giorni di lavoro si risolverebbe tutto e verrebbe rilanciato uno sport che ha visto sempre protagonista il nostro club». 




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