Juve, Iavazzi applaude il gruppo



Il presidente Iavazzi
Il presidente Iavazzi

E’ tornata ad allenarsi con il sorriso, ma soprattutto con il sole la formazione di Terra di Lavoro che aveva lamentato nelle scorse settimane di pioggia e di freddo con quest’ultimo un brutto cliente quando si tratta di scendere min campo a Pezza delle Noci. Ma si dice che il freddo tempri lo spirito ed aiuti ad essere molto più forti contro le condizioni climatiche avverse. Di avverso, la Juve non aveva solo ed esclusivamente le condizioni climatiche prima della sfida di Porto San Giorgio, ma anche una situazione di classifica e di gioco di squadra non certo spumeggiante come le prime settimane tra il mese di ottobre e gli inizi di novembre. Delle condizioni avverse che con ogni probabilità hanno rafforzato lo spirito dei bianconeri che sono arrivati al culmine proprio successivamente alla sfida contro Brindisi e cioè quella che ha portato a parlare tutti i protagonisti del team casertano. Da Molin ad Atripaldi sul momento di una squadra che non riusciva a fare progressi e passi in avanti all’interno di un processo di crescita che intanto sembrava addirittura andare all’indietro. Classico passo del gambero, specialmente in alcune occasioni e momenti della partita, che hanno portato lo stesso Atripaldi ad aprire il fuoco sulla possibilità di cambiare qualcosa, di mischiare qualche carta per provare a dare una scossa a tutto l’ambiente. Scossa di cui aveva parlato anche lo stesso presidente Iavazzi con l’ennesima dichiarazione inequivocabile di quest’ultimo e legata all’unico punto della squadra che non era sott’accusa o sotto esame: lo staff tecnico e coach Lele Molin. Una girandola, quella del mercato, che era stata completamente archiviata vista la voglia e la volontà della dirigenza, società e staff tecnico di portare avanti le scelte effettuate in estate, nonostante le prime tre sconfitte e che invece sono stati costretti a riprendere nelle ultime settimane quanto meno per lanciare un messaggio. Un messaggio che deve essere arrivato forte e chiaro a coloro che erano in bilico da settimane e che dopo la sconfitta con Brindisi sono stati messi ancor di più sul banco degli imputati: Stefhon Hannah, Chris Roberts e Carleton Scott. Tre americani per tre giocatori che in un modo o nell’altro hanno abbassato il loro rendimento contemporaneamente alla sconfitta successiva a quella con Milano contro Reggio Emilia. Addirittura in terra emiliana Hannah non era nemmeno con la squadra, considerando che fu sospeso per motivi disciplinari, mentre per gli altri due iniziò una sorta di parabola discendente che mentre per Roberts era causata in grossa parte da condizione fisiche non ottimale (pesante problema ad ambo i piedi per il texano che non riusciva ad avere la stessa esplosività e mobilità delle vittorie contro Venezia e Pesaro dove fu determinante e nella difesa contro Langford nel face to face con l’Armani dove aveva fatto stropicciare gli occhi a tutti per come aveva tenuto il compaesano biancorosso), per l’altro a pesare, invece, è stato l’ambientamento ad un campionato naturalmente diverso dagli States, ma soprattutto da quelli non certamente paragonabili e ai quali ha preso parte nel vecchio continente. Tre giocatori senza i quali la Juve faceva fatica a completare quel puzzle tecnico di cui Molin aveva bisogno per far funzionare tutto a meraviglia, anche se per onor di cronaca non solo i tre giocatori a stelle e strisce hanno steccato più di una partita. Un essere sulla graticola, ma soprattutto il malcontento di una piazza e di un Palamaggiò che fino a quel momento era sempre stato al fianco in maniera incondizionata dei bianconeri, ma che due domeniche fa ha voluto manifestare il proprio disappunto non tecnico, ma di atteggiamento in alcune fasi delle partite, ha suonato la sveglia all’interno del gruppo. Un gruppo che invece di disunirsi e seguire la scia delle voci di mercato e quindi considerando alcuni dei suoi componenti come già con la valigia pronta e sistemata sul letto, ha fatto quadrato; ha ritrovato il bandolo della matassa e ha sfornato una prestazione di buon livello prima di tutto dal punto di vista dell’atteggiamento e poi del basket giocato con tutti e tre gli osservati speciali che sono stati protagonisti di un successo che ha riportato il sorriso e la serenità anche in casa Iavazzi che successivamente al successo ha cosi commentato: «Una vittoria meritata. Abbiamo giocato bene ed in modo corale contro un avversario che in casa gioca una buona pallacanestro. La nostra fiducia nei confronti della squadra resta intatta e non è stata mai messa in discussione».

Fiducia intatta, ma il mercato non è accantonato, visto che si parla di Poeta….Mercato, offerto «Aspettiamo ancora prima di parlare. Oltre a lui abbiamo contattato altri giocatori. Da tutti attendiamo a breve delle risposte. Voglio che il nuovo giocatore faccia il suo esordio contro Cantù e certamente Hannah resterà con noi».




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