Iavazzi suona la carica bianconera



Il presidente Iavazzi
Il presidente Iavazzi

C’è ancora un giorno per guardare indietro, cv’è ancora un giorno prima di chiudere definitivamente con il passato, con la seconda vittoria consecutiva della Juve e con quello che ha o che potrebbe generare nel lungo periodo. Di sicuro quello che si aspetta il presidente Iavazzi, al momento, è che il primo risultato di questi quattro punti, ma soprattutto delle schiacciate, del basket veloce e di corsa, il basket in transizione, del basket fatto di canestri, ma soprattutto difesa, abbia i suoi effetti principalmente sugli spalti. E gli ‘Dei del basket’ non potevano dare una mano migliore al nuovo presidente bianconero mettendogli tra le mani la prima prova del nova da parte di coloro che fino a questo momento solo a parole hanno voluto dimostrare l’attaccamento ai colori bianconeri e alla Juve. Ovviamente non si parla e da questo discorso e prova ‘divina’ devono essere esclusi gli oltre tremila che a prescindere dal risultato, a prescindere dalla consapevolezza di quella che poteva essere la reale forza o se vogliamo volare basso, il reale potenziale di un gruppo che in pre-season aveva brillato il giusto e solo in alcuni dei suoi elementi. Una fiducia a prescindere che ora il numero uno bianconero vorrebbe vedere allargata, anche se poi tanto a prescindere non sarà. Ma per il bene della Juve si può anche chiudere un occhio, per il bene della Juve il presidente Iavazzi ha anche accentuato la decisione in realtà presa ancor prima della vittoria contro Venezia – conferma arrivata anche da parte del general manager della Juve Marco Atripaldi nella conferenza di presentazione alla sfida con Pesaro di venerdì scorso – di allungare i tempi di abbonamenti fino alla sfida che rappresenta una sorta di spartiacque: quella con l’Armani Jeans. E qui l’aiuto dall’Olimpo del basket. L’aiuto a colpire al cuore quei tifosi che erroneamente avevano preferito aspettare tempi diversi da quelli attuali perché convinti di assistere solo ed esclusivamente ad una probabile vittoria contro Pesaro, ma solo perché la Vuelle ai nastri di partenza era stata definita dagli addetti ai lavori come un qualcosa di molto simile ad una squadra materasso. Ed invece Caserta ha risposto con basket spettacolo, con difesa asfissiante, che ha messo sotto prima una delle prime sei formazioni di questo campionato come Venezia, poi la diretta concorrente Pesaro ed ora si presenta al cospetto di Milano con l’aria di chi è un gradino sopra in classifica, ma soprattutto con quegli occhi della tigre e la mentalità di chi non ha niente da perdere. Insomma una classica situazione quando si incrocia le armi con una pretendente al titolo, non tanto da prendere sotto gamba, quando la sfrontatezza, la gioventù e i risultati hanno dimostrato che questa Juve è capace di tutto. Ed è proprio a questo ‘essere capaci di tutto’ che il presidente Iavazzi si affida per avere la sua prima e vera grande soddisfazione di questa sua avventura: un palazzetto gremito in ogni ordine di posto o qualcosa di molto simile: «Dal mio punto di vista quello che mi aspetto in questo momento è fare un passo indietro nel tempo – ha commentato lo stesso Iavazzi ai microfoni di Goldweb -. Non è arrivato fino a questo momento, ma il calendario ci offre l’occasione giusta. Questa squadra ha dimostrato di meritare rispetto ed attenzione da parte di tutti i tifosi della palla a spicchi e quindi domenica contro Milano, mi piacerebbe entrare all’interno del Palamaggiò e non riuscire a vedere un posto libero. Questa sarà la mia più grande soddisfazione».

Guardando invece al campo ed ai protagonisti, cosa l’ha colpito di più?



«Mi ha fatto enormemente piacere vedere la facilità e la velocità con la quale questi ragazzi hanno trovato la quadratura del cerchio dal punto di vista del gruppo. Si nota e si vede non solo in campo, ma anche ad ogni allenamento e questo è stato importante per la crescita, la serenità della squadra, ma soprattutto per le due vittorie».

Due successi importanti, ma prima di tutto tante buone indicazioni guardando avanti nel campionato. Si potrebbe alzare l’asticella dell’obiettivo stagionale?

«Per ora voglio restare assolutamente con i piedi per terra. Abbiamo vinto due partite e siamo a  punteggio pieno, ma sono sempre due partite. Siamo arrivati a quota quattro punti, la salvezza è a 22 e quindi prima ci arriviamo, prima potremmo pensare a qualcosa di diverso».

Di questi quattro punti Hannah e Moore sono stati protagonisti a dispetto di quanto avevano fatto vedere in precampionato…

«Erano stati già promossi alla fine della partita con Venezia, ora devono e dobbiamo continuare a crescere. Siamo una squadra giovane, un grande gruppo, abbiamo un allenatore che ha grandi qualità per continuare a migliorare questi ragazzi e quindi non dobbiamo perdere la concentrazione giusta ed avuta fino a questo momento».


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