L’analisi – Casertana, un pareggio per diventare grande



Mancino festeggia dopo il gol del pareggio
Mancino festeggia dopo il gol del pareggio

A volte bisogna anche accontentarsi. Il ritorno in Lega Pro (o serie C) della Casertana dopo 16 anni è stato sì positivo ma avrebbe potuto essere vincente se gli attaccanti fossero stati più incisivi. Ma, come dicevamo, accontentiamoci perché, come afferma Capuano, non è questa la vera Casertana, ci sono alcuni uomini che non pronti fisicamente, devono ancora assimilare gli schemi che il mister desidera. La Casertana per circa mezz’ora ha fatto girar palla, propositiva ed efficace sino alla trequarti specialmente con Mancino, sterile negli ultimi 20 metri, ove i vari attaccanti proposti da Capuano nel corso della gara Baclet-Varriale prima e Caturano-Favetta poi, non sembrano essere ancora al top della forma fisica. Fumagalli al 30’ salva il risultato su Scardina. Prima di passare in svantaggio però, i falchetti hanno avuto l’occasionissima per sbloccare il risultato è capitata sulla testa di Baclet a cui si è opposto un super Anedda. Dopo dieci minuti, con un po’ di fortuna, Baldassin si presenta a tu per tu con Fumagalli e lo infila portando i suoi in vantaggio. Nella ripresa è un monologo rossoblu. I giovani leoni che nella prima frazione di gioco hanno messo paura ai falchetti sono costretti ad indietreggiare. Dopo venti minuti Capuano cambia la coppia d’attacco. La Casertana spinge molto ma bisogna attendere poco più di trenta minuti per ammirare ed applaudire la splendida conclusione dal limite di Mancino infilarsi nell’angolo alle spalle di Anedda. I falchetti “sentono” che il Poggibonsi è in difficoltà e provano a vincere, non ci riescono purtroppo. Non sempre si può vincere.  




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