La Juve vara il 5+5



Jones, si continua a vociferare un suo ritorno (Foto Buco)
Jones, si continua a vociferare un suo ritorno (Foto Buco)

Manca solo un pezzo per poi poter considerare momentaneamente concluso il lato del roster che porterà la bandiera tricolore. Un solo pezzo che ormai è legato da tanto, troppo tempo al nome di Andrea Michelori. Una telenovelas tra addii e ritorni, però, che sta per finire una volta per tutte con il lungo milanese che al massimo in paio di giorni tornerà ad essere un giocatore della Juve a tutti gli effetti dopo le incertezze che lo avevano riguardato nelle scorse settimane. Incertezze che sono state dovute ad una situazione contrattale che la Juve aveva per un attimo abbandonato nei primi momenti della campagna acquisti e che poi aveva considerato come troppo gravosa per la nuova struttura societaria di Pezza delle Noci e per un anno in cui si cercherà di tirare un tantino in più la cinghia anche e soprattutto per i grandi sforzi che lo stesso Lello Iavazzi ha effettuato per ricapitalizzare e che sta facendo per ripianare con piano pluriennale, la parte di debiti che Caserta aveva accumulato nella scorsa stagione. Degli esborsi che lo stesso nuovo numero uno sta facendo fronte insieme al suo unico socio Barbagallo per creare una base pulita, limpida e senza vuoti per il futuro. Un futuro prossimo e lontano che, quindi, vedrà ancora una volta il combattente milanese sotto le plance. Vedrà ancora un giocatore che a Caserta ha dato sempre il meglio di se se consideriamo l’ultima parte della stagione e quindi dal primo anno di Sacripanti in panchina che fu appunto quello della consacrazione dopo il primo assoluto della Juve in LegaA dopo 14 anni di astinenza. Non a caso la maggior parte delle offerte per l‘ex Biella – il cammino di Michelori verso Milano, Bologna e via dicendo, infatti, iniziò proprio all’Angelico vestendo la maglia della formazione dell’allora Gm Atripaldi che oggi lo ritrova a Caserta per una nuova avventura – sono sempre giunte a destinazione dopo un’annata di livello all’ombra della Reggia. Fu cosi quando dopo la splendida cavalcata juventina verso le semifinali scudetto il suo nome era sempre in prima linea quando si trattava di chiudere o decidere le partite. Un ruolo che Sacripanti gli ha costruito a pennello: far esplodere tutta al sua energia quando conta, partendo dalla panchina. Un’idea che aveva talmente affascinato il mondo del basket tricolore che addirittura mosse lo stesso Pianigiani e la Montepaschi Siena a precipitarsi alla porta di Michelori per provare ad utilizzare quella stessa energia e quella stessa grinta per allungare il roster ed essere più competitivi sia in Italia ed in Europa. Purtroppo l’Eurolega non è mai arrivata, lo scudetto si, ma al caro prezzo di vedere poco il campo ed allora ecco il ritorno di fiamma, ecco il ripresentarsi di Sacripanti e della Juve ed ancora una volta una stagione di primo piano nella Juve dei miracoli tutta ‘made in italy’. Certo il livello di rendimento del milanese si è fatto attendere, ma per il semplice motivo che il suo arrivo a Caserta non aveva certo cancellato i problemi di fascite plantare e di tenuta fisica che lo staff tecnico ed il preparatore fisico Mimmo papa, hanno limato poco per volta fino a farlo tornare ai vecchi albori di cinque anni or sono. Ma i numeri e le prestazioni fanno presto a fare il giro degli ambienti del basket. Un giro che questa volta non ha incuriosito i piani alti, ma gli inquilini dello stesso piano della classifica dei bianconeri: la Vanoli Cremona. Una squadra che appunto avrebbe avuto bisogno di un giocatore come Michelori per assicurarsi esperienza e qualità allo stesso tempo. La questione economica sembrava essere superata e a favore dei cremonesi, ma come con Vitali, il ritorno della Juve è stato decisivo ed incisivo per un ulteriore rinnovo. Il tutto dovrebbe essere tarato attorno a due anni di contratto con riduzione dell’ingaggio ed esperienza casertana che dovrebbe terminare con quella di Mordente tra due stagioni. A mancare all’appello è solo il crisma dell’ufficialità, ma il tutto dovrebbe essere formalizzato nei prossimi giorni, quando le ragioni di ambo le parti si saranno incastrate per bene e senza nessuna forzatura. Da quel momento in poi, dunque, il pensiero della Juve sarà solo rivolto agli americani, considerando che con il biennale a Mordente, con quello che sta arrivando a Michelori ed il contratto siglato con il giovane Michele Vitale sono tre i nuovi volti italiani che si andranno ad aggiungere a quelli già noti e lustri di Domenico Marzaioli ed il neo campione d’Europa Under20 Dario Cefarelli. Un tris, dunque, che spingerà Caserta a cercare solo ed esclusivamente dal calderone degli stranieri dove mancano ancora almeno due americani e dove manca ancora un europeo. Ad onor del vero il numero dei giocatori a stelle e strisce potrebbe anche diminuire a aptto e condizione che sul mercato, ancora una volta degli italiani, si trovi un giocatore in grado di poter reggere il peso della cabina di regia con colui che sarà il prossimo designato, pasaando quindi all’ipotesi anch’essa prospettata da Marco Atripaldi durante la conferenza stampa degli abbonamenti e riguardante il 4+6. In caso contrario sarà un europeo a coprire quel ruolo tornando, dunque, di nuovo al 5+5 con quattro americani. Un playmaker ed un’ala grande almeno. Questi i punti focali dal quale non si sfugge. Due ruoli per tanti punti interrogativi e trattative che potrebbe addirittura chiudersi da un momento all’altro se non fosse che il momento storico del basket mercato, necessita di un momento di stasi per far calmare le acque e non dare vita a bagarre ed aste che la Juve non può sostenere. L’unico per quale non ci sarebbero aste per volontà anche diretta del giocatore è Jumaine Jones. L’ex di turno sarebbe ben disposto a tornare, ma la società sta valutando e vagliando anche altre ipotesi non solo dall’estero o dalla Spagna (un campionato che è stato denominatore comune sia per i contatti con Gaffney che per Hummel con quest’ultimo non ancora cancellato del tutto dal radar dei papabili ndr) , ma anche dalla mischia a stelle e strisce che nello scorso campionato di Legadue ha fatto la differenza in campo cosi come dimostrano i sondaggi fatti per l’ex Jesi Eric Griffin.




error: Content is protected !!
P