Maiuri commosso: “A Caserta mi sento a casa, spero sia un arrivederci”



Maiuri visibilmente commosso a fine gara
Maiuri visibilmente commosso a fine gara

Applaudito e osannato come un vincitore. Tra Enzo Maiuri e i tifosi della Casertana si è instaurato un rapporto speciale. Un legame forte testimoniato dal lungo, toccante e meritato applauso tributatogli a fine gara. “I tifosi mi hanno salutato in maniera molto affettuosa. Mi hanno fatto emozionare perché sono persone straordinarie, rispettose e veramente innamorati della Casertana. Dispiace perché gli avrei voluto regalare un’ultima gioia, se lo meritavano, ce lo meritavamo”. La partita è cambiata con l’infortunio di Longobardi. L’espulsione di Ruscio ha fatto il resto anche se lui non cerca alibi: “Non vogliamo gettare la croce addosso a nessuno, ma l’uscita di Carmine (Longobardi:ndr) mi ha costretto a rivedere i piani tattici. E’ entrato Leone a cui bisogna dare atto di essersi comportato molto bene. E’ un giovane e se l’è cavata bene. Il doppio giallo a Ruscio invece lascia perplessi perché sono entrati in due sul pallone e l’arbitro poteva anche risparmiarselo. Non una giornata felice per il direttore di gara. I gol sono arrivati su palle inattive e il risultato francamente è esagerato”. Si conclude un’annata con alti e bassi, ma tra Maiuri e la tifoseria rossoblù è nato un legame fortissimo: “Essere arrivati fin qui per me è motivo di orgoglio – continua Maiuri – perché almeno diamo la possibilità alla società di provare il ripescaggio in Lega Pro. Sarei felicissimo se ciò accadesse perché da quando sono arrivato tutti hanno dato il massimo e i risultati premiamo un gran bel gruppo. Senza parlare della tifoseria che è di ben altri palcoscenici”. Ancora qualche giorno di attesa e poi comunicherà il suo futuro: “Incontrerò la società tra martedì e mercoledì, il tempo di sistemare alcuni dettagli e poi inizierò a pensare alla prossima annata. Non avevo preso impegni con nessuno nonostante le voci delle ultime settimane. Ho dato sempre priorità alla Casertana poiché sono abituato a comportarmi correttamente. La speranza è che il mio sia un arrivederci perché questi colori mi sono entrati dentro. Una piazza così non la trovi facilmente neppure in Prima Divisione o serie B. Per il momento grazie a tutti, è stato un anno meravigliso”.




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