Casertana, scopriamo i veli della Virtus Verona



La Vecomp Virtus Verona
La Vecomp Virtus Verona

Ultimo atto per la Casertana, che domenica affronterà in finale play-off di serie D, i veneti della Virtus Vecomp Verona, che analogia del caso, anche loro vestono rosso e blu, la gara si svolgerà in campo neutro, allo stadio “Enzo Blasone” di Foligno, in caso di parità dopo i 90 minuti regolamentari ci saranno i rigori. I precedenti con le formazioni venete sono quattro e tutti relativi al campionato di serie B 1991-92, con il Padova, doppio 0-0 e con il Venezia, 1-1 all’andata in laguna, e 0-0 al ritorno al Pinto. I veronesi in campionato (girone C a 20 squadre) si sono piazzati al quarto posto conquistando 69 punti in 38 gare, e di seguito le squadre battute nell’ordine: Sambonifacese (2-1), Real Vicenza (1-0), Olginatese (2-1), Santhià (1-1, 5-3 dcr) e Virtus Castelfranco (3-2). La formazione veneta si può dire che è la terza squadra della città scaligera, dopo Hellas Verona e Chievo e attualemte è un’affiliata proprio di quest’ultima  ed è gestista da una società, la Vecomp, leader nel settore informatico. Il campo dove di solito gioca la Virtus è all’interno del centro sportivo “Gavagnin” e può contenere al massimo 1200 spettatori. La società scaligera è stata fondata nel lontano 1921 con la denominazione di Virtus Borgo Venezia, il nome del quartiere della città di Verona dove è nato il club. Un fatto piuttosto curioso, che va ben oltre la cultura del calcio italiano, l’allenatore dei veneti, Luigi Fresco, è paragonato a mister Sir Alex Ferguson, non tanto per le doti di mister, ma in quanto è sulla panchina dei veronesi da ben 31 anni ed è tra l’altro anche il patron della stessa società. La rosa dei veneti è per lo più composta di calciatori giovani e quelli più esperti non hanno quasi mai varcato la porta del professionismo. In porta solitamente c’è l’under Francesco De Martino (campano classe ’94), ma ci sono anche Francesco Pollini (1994) e Federico Cargnel (1991). A difesa troviamo, Thomas Frendo (1989), ex Sudtirol, che salterà la finale per squalifica, Luca Pavan (1985), Enrico Peroni (1992), Alessandro Rizzi (1991), Enea Bolcato (1992), tra gli under, Marco Irprati (1994), Andrea Trainotti (1993) e Nicola Fornasier (1994), da notare che sono tutti calciatori cresciuti nel vivaio della formazione scaligera. A centrocampo c’è Alessio Allegrini (1982), esperto della categoria ed ex Mezzocorona, Massimo Lechthaler (1982), da sempre tra le fila dei veronesi, Andrea Nalini (1990), anche lui una colonna portante degli scaligeri, Michael Pagan (1991), con esperienze in C2 con la Valenzana, Nicolas Santuari (1991), altra colonna dei veneti, tra gli under, il nigeriano Kelly Oviahon (1993) ex Atletico Trivento e Francesco Lonardoni (1994). La coppia d’attacco è  tutta africana ed è composta dal ghanese Davis Mensah (1991) e dal nigeriano Raphael Odogwu (1991), ma l’attacco e composto anche da Daniele Speziale (1989) ex Voghera, Alex Montagnani (1991) ex Sambonifacese, Matteo Lallo (1981) e dall’under brasiliano Ramon Ferreira De Souza (1994) proveniente dal settore giovanile del Brescia. Nonostante in rosa figurano calciatori non di spicco e con una bassa esperienza professionistica, bisogna tenere alta guardia perchè la forza di questa squadra è il gruppo e l’amalgama, in quanto la società ogni anno punta a mantenere pressoché invariato il proprio organico, e cambiando solo qualche pedina e inserendo giovani cresciuti nei propri vivai. L’appuntamento con la storia, lo è per la Casertana, ma anche per i veneti, che oltre a disputare la finale play-off si troveranno di fronte un avversario blasonato e ultracentenario, e sicuramente non vedono l’ora di misurarsi con calciatori di ben altra categoria.




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