Crisi Gladiator, emissari del club incontrano Mai



Alberto Mai (foto: vocesport)
Alberto Mai (foto: vocesport)

Sono ore di attesa a Santa Maria Capua Vetere per la sorte del Gladiator. Venerdì, probabilmente, ci sarà un incontro tra Salzillo e Luce per cercare di risolvere in tempi brevi alcune beghe burocratiche. Prima fra tutte la convocazione dell’assemblea dei soci nella quale si disporrà delle dimissioni dei facenti parte dell’entourage di Luce e cioè il presidente Santaniello e il vice presidente Marciano e gli altri soci. Dopo la smentita da parte del presidente di un Luce-bis, questo dovrebbe essere lo scenario. Dopodiché si potrà cominciare a trattare in maniera più serrata con eventuali acquirenti. Intanto, l’imprenditore Alberto Mai (patron del Mari F.C.), contattato da alcuni emissari nerazzurri ha preso in considerazione l’offerta di rilevare la società della città del Foro, ma si è preso del tempo assieme al suo staff per decidere e studiare un eventuale progetto. Niente di definito e definitivo, comunque: si sondano le varie opzioni. Il sindaco Di Muro sarebbe, invece, al lavoro per incontrare degli investitori (imprenditori e professionisti) per rilanciare il club. Dovrebbero essere sammaritani o dei paesi limitrofi, a quanto pare, anche se i nomi non sono ancora trapelati. Resta da capire se vorranno investire nel Gladiator stando da soli alla guida del sodalizio nerazzurro o anche per ‘dare una mano’ ad un futuro ‘grande’ acquirente. Altri passi da fare sarebbero cambio di denominazione e spostamento della sede legale da San Felice a Cancello a Santa Maria Capua Vetere (con lo stadio che almeno per metà dovrà essere pronto per i primi di agosto perché ci sarà la Coppa Italia Tim). Ma ora tutto è rimandato a dopo l’incontro tra Salzillo e Luce, nel quale ci sarà anche l’ultima opera di convincimento dell’attuale fiduciario nelle cui mani ‘giace’ il titolo dell’SF Gladiator nei confronti del manager suessolano per fargli cambiare idea. Impresa ardua se non impossibile, ma è stato proprio Luce ha dichiarare: “Nel caso non si concretizzi la scalata al Savoia, dove io non avrò cariche sociali, ho promesso a Salzillo di dare il mio contributo economico, cospicuo, per il futuro del Gladiator”.




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