Ciclismo campano, rimpatriata e festa a Ruviano



La copertina del libro
La copertina del libro

Evento culturale/sportivo alle ore  19.00  di venerdì 26 aprile ad Alvignanello, frazione di Ruviano  presso il  Centro Polifunzionale Comunale;  sarà presentato alle autorità e alla stampa il libro “La bella favola dei 3 compari” di Giovanni Casaura, scrittore ruvianese residente in provincia di  Como,  che racconta le vicende di tre giovani ciclisti locali,  Salvatore Russo (scomparso nel 1995), Luigi Del Buono (imprenditore edile in America)  e Giuseppe Coppola (imprenditore dell’arte vetraria con una avviata azienda di famiglia), i quali attraverso la pratica sportiva diedero lustro al paese cercando di conquistare spazi più ampi di quelli che poteva offrire un piccolo paese della pur fiorente e laboriosa provincia casertana.

La manifestazione è organizzata dalla locale Pro Loco Raiano presieduta da  Pasquale Di Meo, con il patrocinio e contributo del sindaco di Ruviano  Roberto Cusano.



Presente l’autore, legatissimo alla  terra natia  fonte  ispiratrice di tante sue opere  realizzate sempre con tensioni emotive e affetto di figlio, la manifestazione,  moderata dal giornalista Vincenzo Corniello, sarà  anche occasione per riunire  le vecchie glorie del ciclismo regionale e  celebrare alcuni protagonisti che negli anni ’50 e ‘60 erano popolarissimi e facevano muovere migliaia di appassionati ,  cioè gli  ex professionisti  Giuseppe Mauso, Mario Acconcia, Alberto Marzaioli, Angelo Damiano e Luigi Mele.

Relatori :  i critici letterari  Aldo Cervo e Antonio Squeglia; il Presidente dell’UNPLI Caserta  Franco Pezone e il Presidente Regionale della Federciclismo Giuseppe Cutolo.

Interverranno  inoltre: Carmine Castellano già direttore del Giro d’Italia,   Michele De Simone presidente provinciale del CONI e dell’Assostampa, dirigenti regionali e provinciali,  ex ciclisti di tutte le provincie campane,  giudici di gara, direttori di corsa, familiari  e appassionati. Insomma tanti   protagonisti di un ciclismo che non c’è più improntato all’agonismo più puro e alla correttezza più sana. Nemici in gara ma amici per la pelle appena scesi dalla bicicletta per rinsaldare un’amicizia che dura da una vita celebrata ogni anno con il tradizionale incontro conviviale.  


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