Luise sogna il nuovo colpaccio: “Ci proviamo come all’andata”



Sergio Luise
Sergio Luise

Dopo il bagliore mattutino del comunicato stampa della formazione bianconera, a Pezza delle Noci è tornato il tempo di parlare di basket giocato, è tornato il tempo di pensare al prossimo impegno di campionato, al prossimo avversario e ad un impegno di difficile fattura come quello all’interno del catino canturino del Pianella. Un match che di sicuro nelle previsioni di tanti e non solo addetti ai lavori, poteva e forse doveva essere una sfida molto più serena e tranquilla di quanto, invece, possa essere dopo l’ultima uscita casalinga al Palamaggiò. I due punti persi contro Pesaro, infatti, hanno innalzato il numero legato alla percentuale della pendenza della strada dei casertani nel cammino del campionato, ma soprattutto del doppio fronte salvezza matematica e playoff. I due punti lasciati alla Scavolini, che ha ringraziato gli avversari per aver tirato il fiato nella corsa per liberarsi dalle sabbie mobili della parte bassa della classifica, potevano portare Caserta a giocare con la più classiche delle situazione di pressione zero, contro una squadra che invece di pressione ne avrà un tantino in più per diversi motivi. Primo fra tutto il fatto di giocare in casa, al quale è legata la rivalità tra le due formazioni e le due tifoserie e quindi la voglia dei supporters brianzoli di non voler perdere a casa propria contro una squadra rivale storica. Secondo e non meno importante, la rincorsa alle zone alte della classifica e quindi un posizionamento migliore all’interno della prossima griglia della post season della quale Cantù sicuramente farà parte. Ed invece tutto avrà un sapore differente, tutto avrà un valore ed importanza differente anche per quanto riguarda il fronte casertani. Dopo il doppio colpo ed i quattro punti tra Bologna e Siena, la porta dei playoff e di una salvezza matematica si era se non spalancata ma almeno aperta a metà contro una formazione abbordabile per calare il tris. Un tris un quattro partite, quindi, ora deve essere almeno tentata lontano da casa e su di un legno storicamente ostico alla Juve. Ma prima di guardare avanti, prima di pensare ad una Pasqua fatta di viaggio verso la brianza ed un ‘lunedì dell’angelo’ di battaglia a suon di canestri, l’analisi dell’assistente in panchina di coach Pino Sacripanti, Sergio Luise parte da lontano ed appunto dalla sconfitta ancora bruciante contro la Scavolini di Markovski: «Dal punto di vista tattico e del tipo di partita che dovevano fare e che ci aspettavamo che facessero – ha commentato lo stesso Luise – non ci siamo meravigliati. Pesaro è arrivata a Caserta consapevole e cosciente di voler giocare quel tipo di pallacanestro. Un basket fatto di tanti tiri in velocità, in transizione approfittando anche delle alte percentuali che si sono ritrovati minuto dopo minuto. Sapevamo che avrebbero avuto un numero di possessi altissimo e cosi alla fine è stato».
Quindi dove la svolta?
«Sono stati premiati dalle percentuali al tiro. Quando tiri cosi tanto ti esponi a break positivi se ogni volta che tiri il pallone finisce nel canestro, a quelli negativi se dopo il primo le cose iniziano ad andare male. Purtroppo siamo incappati nella serata dove il loro tiro ha funzionato e ha fatto da spalla ai break positivi. Al fianco delle alte percentuali, poi, anche la fisicità e l’atletismo dei loro esterni che hanno messo in difficoltà il nostro backcourt prendendo tanti rimbalzi in attacco partendo da lontano. Senza contare che il loro continuo segnare in attacco anche quando riuscivamo a difendere nel migliore dei modi ci ha resi molto più nervosi dall’altra parte sbagliando dei tiri aperti».
Che ti aspetti dalla trasferta di Cantù?
«Prima di tutto di ricordarci nel migliore dei modi il giorno della Pasquetta – ha concluso sorridendo Sergio Luise -. Ovviamente non scendiamo in campo battuti e proveremo a giocarcela fino in fondo. Non sarà facile, dal momento che Cantù è una squadra che costruisce tanto di squadra sia sugli esterni che nei lunghi che possono anche aprirsi dalla media e lunga distanza. Dovremo essere concreti in difesa e concentrati in attacco cosi come abbaiamo fatto all’andata».




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