Pioggia all’Angioni, rinvio per il Centro



Una foto del palasport maddalonese allagato
Una foto del palasport maddalonese allagato

Ancora una volta, e sembra triste ripeterlo, specie perchè ci riferiamo al basket e quindi a uno sport al coperto, la pioggia batte il Centro Diana. Già prima del match con Stabia le infiltrazioni che allagavano il parquet erano state copiose e avevano portato al rinvio della partita. Più volte coach Chicco Palmisani aveva dovuto imbastire allenamenti a metà campo per indisponibilità patologica dell'altra parte, e per evitare infortuni. La settimana che aveva preceduto il delicato match con Bari non era stata da meno con pochi allenamenti disputati e la pioggia a bagnare uno degli storici parquet. Sembra paradossale come uno degli storici impianti che hanno fatto la storia del basket in rosa femminile possa essere ridotto così, alla mercè delle intemperie. Qualcuno la potrebbe definire la tempesta perfetta, qualcun altro un'autentica disdetta, fatto sta che il delicatissimo match per la lotta salvezza tra la New System Maddaloni e la Pink Sport Time Bari viene rinviato a data da destinarsi per cattive condizioni metereologiche. La scelta viene effettuata dopo un'ora circa di conciliabolo tra arbitri, dirigenti, allenatori e capitani. Già dal riscaldamento erano evidenti i problemi, acuitisi con l'incedere del forte temporale che si è abbattuto in questo weekend sulla Campania: Su entrambe le parti del campo, più o meno nella zona tra l'area dei tre secondi e la linea del tiro pesante, erano presenti teli e addirittura secchi per evitare che il parquet divenisse viscido oltremodo e rendesse impraticabile la gara specie per l'incolumità delle atlete. Nonostante le precauzioni i primi segnali dal campo non erano confortanti con Fornaro che prendeva una brutta caduta e di fatto dava già l'impressione ai presenti di quello che sarebbe di lì a poco accaduto. Dalla parte barese, invece, si continua a guardare un secchio che si riempie sempre di più con palese agitazione. Sono scese sempre più tristi e che fanno male alla pallacanestro nostrana. Gli arbitri non davano l'ok per iniziare la gara per evidente impossibilità di garantire regolare svolgimento del match: curiosa la scena dei due refree che vanno all'esterno della struttura a scrutare i nembi alla ricerca di un sereno che non è all'orizzonte. La decisione è presa, di sicuro non si giocherà al PalaAngioni-Caliendo. Inizia allora un tam-tam a tappeto di telefonate per cercare una struttura vicina in cui spostare la gara e sembrerebbe anche fattibile la soluzione del Palavignola per le 20:30, ma non viene accettata dalle due squadre, e quindi, per la seconda volta in questa stagione, il Centro Diana rinvia una partita sconfitta dalla pioggia. Peccato però che questa è una gara che vale una stagione, una di quelle da vincere a ogni costo, e che se non verrà recuperata in questa settimana, porterà a un trittico davvero infernale Santonastaso e compagne: la trasferta di Stabia, un campo su cui si deve provare a fare l'impresa, poi l'infrasettimanale con Bari, la grande chances di provare a guadagnarsi sul campo la salvezza, e infine al sabato il delicato match con Corato, altra squadra impelagata nella lotta per non retrocedere sul fondo della classifica. Di sicuro, scherzi a parte, un futuro burrascoso e dal meteo incerto per questo Centro Diana. Conclusiva, fredda e di sicuro tagliente la battuta che coach Palmisani rilascia alla fine delle “operazioni” che decretano lo spostamento della gara: «In una gara decisiva come questa, per noi è fondamentale avere dalla nostra il fattore campo, una chiave che può decidere la partita e che sicuramente non possiamo regalare all'avversario. C'era stata la possibilità di spostare altrove la partita ma senza sicurezze che non ci fossero infiltrazioni anche lì. Non ha senso, infatti, iniziare una partita in cui si può rischiare solo di farsi male e che, indipendentemente dal punteggio, può venire sospesa e riazzerarsi. Ci teniamo a vincere questo match, e vogliamo giocarlo al meglio delle nostre possibilità. Il problema di fondo resta comunque solo e soltanto il campo, che non ci permette di allenarci regolarmente e sovente ci tradisce. Speriamo che la situazione possa migliorare».

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