Juvecaserta-Acea Roma in numeri



Mordente sarà l'ex di turno (Foto Giuseppe Melone)
Mordente sarà l’ex di turno (Foto Giuseppe Melone)

L’intramontabile classico tra Roma e Caserta va in scena quest’oggi al Palamaggiò, dove la Juve cerca i punti tranquillità che, in parte, possono mantenere ancora viva la fiammella di accedere ai playoff, sebbene tale traguardo non sia mai stato un obiettivo stagionale e non sia al momento facilmente raggiungibile. L’Acea invece nei playoff c’è e sta lottando per ottenere il miglior piazzamento possibile nella griglia di partenza, dovendosi difendere dalla prepotente risalita di una Milano tornata da poco a sorridere. I romani sono reduci proprio dalla pesante sconfitta rimediata in casa dall’EA7 e sanno di non potersi permettere ulteriori passi falsi, vista la lotta serrata per il terzo ed il quarto posto. Datome e compagnia vantano un record stagionale di 12 vittorie e 7 sconfitte, al pari delle due lombarde Cantù e Milano. I 78 punti di media  a partita evidenziano una prolificità offensiva dei laziali superiore rispetto a quella di Caserta (72,1 a serata in attacco). Anche in difesa la Virtus se la cava meglio, subendo 75,7 punti a gara, a fronte dei 78,6 incassati dalla Juve. Il team guidato da coach Pino Sacripanti avrà il suo bel da fare per difendersi sotto le plance, visto che affronta quest’oggi la prima squadra della Lega in termini di rimbalzi catturati: ben 37,5 a serata; la compagine campana è invece sesta con 34,6 carambole ad incontro. Roma fa la voce grossa anche al tiro da oltre l’arco dei sei metri e settantacinque, dove conclude con il 37,4%; Caserta è la penultima della categoria per precisione al tiro dalla distanza: solo 31,9%. I bianconeri possono però mettere il muso avanti per quel che concerne la percentuale al tiro da tre, visto che, con il 51% di realizzazione dalla media  e breve distanza, superano seppur di poco il 50,3% degli uomini di Marco Calvani. Ancora meglio Caserta nei recuperi: 8,1 a dispetto dei 7,1 degli odierni avversari. Purtroppo sono tante anche le palle perse da Gentile e soci: 18,1 ad incontro, a fronte delle pur numerose 17,4 del team capitolino.

Pio Carfora




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